Gran Premio del Canada, Montreal: Anteprima ed orari del weekend

Gran Premio del Canada, Montreal: Anteprima ed orari del weekend

Il circus della Formula 1 si trasferisce oltreoceano per il Gran Premio del Canada sul circuito di Montreal intitolato a Gilles Villeneuve.

La Formula 1 arriva in Canada dopo un eccitante e drammatico Gran Premio di Monaco. Sulle stradine del principato si è imposto, ancora una volta, il tedesco della Red Bull Sebastian Vettel, che è riuscito a mettersi alle spalle Fernando Alonso e Jenson Button.

Gran Premio di Monaco emozionante e drammatico. In effetti sono stati molti gli incidenti che si sono verificati nel weekend monegasco; incidenti che per fortuna sono stati privi di gravi conseguenze. Il momento più difficile è stato durante la terza sessione di qualifiche, quando il messicano Perez alla guida della sua Sauber è andato a schiantarsi contro lo spartitraffico situato oltre la chicane del porto.

Perez ha perso il controllo della sua vettura in uscita dal tunnel, ha toccato le barriere alla sua destra e poi ha picchiato contro lo spartitraffico. Bandiera rossa e tutti col fiato sospeso. Per fortuna l’incidente non ha causato seri danni, anche se il messicano ha dovuto rinunciare a disputare la gara. Perez ha comunque già fatto sapere che intende essere al via del Gran Premio del Canada. Ogni decisione, comunque, è demandata ai medici della FIA guidati dal professor Gary Hartstein.

Il Gran Premio di Monaco ha quindi visto trionfare ancora una volta Sebastian Vettel. Il pilota tedesco è praticamente il leader incontrastato del mondiale ed ormai è opinione diffusa che il secondo mondiale di Vettel sia solo una questione di tempo. Basti pensare che su sei gare Vettel ne ha vinte cinque, lasciando solo il Gran Premio di Cina ad Hamilton.

Tra le stradine del principato ha avuto un sussulto di rediviva competitività anche la Ferrari. Fernando Alonso ha battagliato fino all’ultimo con Vettel ed è più volte sembrato in grado di sorpassarlo. Lo spagnolo si è poi dovuto accontentare del secondo posto.

Nel corso della settimana sono state prese importanti decisioni circa il prosieguo della stagione e sulle nuove regole per il 2013. Innanzitutto il Consiglio Mondiale ha decisio all’unanimità il ripristino nel calendario di quest’anno del Gran Premio del Bahrain, inizialmente previsto come gare inaugurale a metà marzo scorso e poi cancellato per i disordini politici nell’emirato.

Il Consiglio Mondiale ha ripristinato la gara e ha deciso di farla disputare il prossimo 30 Ottobre, data inizialmente occupata dal Gran Premio d’India sul nuovo circuito di New Delhi. Il Gran Premio d’India è slittato così all’11 Dicembre! Era dal 1963 che il mondiale di Formula 1 non terminava così tardi.

La decisione non è stata comunque ben vista da tutti. Già nei giorni scorsi Ross Brawn aveva tuonato contro l’ipotesi di terminare il mondiale a dicembre, definendo la cosa “totalmente inaccettabile”. Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda Mark Webber che si è focalizzato di più sui turbamenti politici del Bahrain, temendo per la sicurezza degli operatori del circus.

Altra decisione presa dal Consiglio Mondiale è stata quella di stilare il calendario provvisorio della stagione 2012 che vedrà ben ventuno gare grazie al ritorno del Gran Premio degli Stati Uniti da disputarsi sul circuito di Austin in Texas che tra l’altro ospiterà anche le gare del Motomondiale.

La decisione che però ha fatto più discutere è stata quella circa i regolamenti per i motori del 2013. Il Consiglio Mondiale, seguendo le indicazioni di Jean Todt, ha imposto un motore quattro cilindi turbo da 1600 di cilindrata con un regime rotativo massimo di 12.000 giri. Si è inoltre deciso di incrementare ulteriormente il peso minimo delle vetture a 660 kg. La FIA ha tuttavia affermato di essere pronta a posporre o a rivedere queste norme che di certo non suscitano l’interesse di tifosi e appassionati.

Tornado al Gran Premio del Canada, nelle sue prime edizioni dal 1961 al 1966, questa gara era riservata alle vetture Sport. La prima edizione del GP del Canada per le vetture di F1 fu organizzata nel 1967 in occasione dell’Esposizione Universale di Montreal. La gara, che vide una doppietta della squadra Brabham con Jack davanti a Hulme (poi vincitore nel ’68 ), fu disputata sul circuito di Mosport, spesso definito una specie di Nurburgring in miniatura che per diversi anni, fino al 1977, fu la sede principale del Gran Premio.

Un paio di edizioni si corsero sullo splendido e pericoloso tracciato di Mont Trembant a S. Jovite (Stewart si chiese ironicamente se l’avesse disegnato Walt Disney), dove Ickx nel ’68, per un errore di montaggio dei meccanici di Maranello, disse addio al possibile titolo mondiale fratturandosi una gamba in prova alla curva in discesa chiamata significativamente “curva del Diavolo”. Il belga, dopo aver vinto l’edizione ’69 a Mosport (ma su Brabham), si prese la sua personale rivincita nel ’70 (tornato in Ferrari) vincendo anche a Mont Tremblant, pista su cui la F1 non rimise più le gomme.

Stewart fece doppietta a Mosport nel biennio 71-72, mentre nel ’73 il caos regna sovrano a causa della pioggia che manda in tilt i cronometristi, e la F1 per la prima volta fa la conoscenza della “pace car” (in Europa conosciuta come safety car): alla fine viene dichiarato vincitore Peter Revson, ma ancora oggi ci sono fondatissimi motivi per ritenere Fittipaldi il legittimo vincitore, che l’anno successivo trionferà senza contestazioni.

Nel 1975, per la prima volta, una gara del Mondiale di F1 viene annullata per contrasti economici tra Ecclestone e gli organizzatori: i rapporti di forza (ovviamente economici) stanno cambiando, e il Canada perde per un anno il suo GP. Due anni dopo, la nuova scuderia del miliardario Walter Wolf, canadese d’adozione, vince con Scheckter, che però sul podio è furente mentre urla: “Peterson è un pazzo! Per cinque fottutissime volte mi ha quasi fatto uscire di pista giù per quel fottutissimo rettilineo!”.

Nel 1978 viene inaugurato il nuovo circuito semipermanente dell’isola di Notre Dame, e a vincere, tra l’incontenibile gioia del pubblico locale, è proprio il canadese Gilles Villeneuve su Ferrari, che l’anno dopo manca per poco il bis, superato da Jones che si ripete anche nell’80.

Laffite vince nell’81, anno in cui Villeneuve arriva incredibilmente terzo dopo aver corso mezza gara sotto il diluvio con l’ala anteriore piegata verso l’alto a impedirgli la visuale e poi volata via del tutto. Fu l’ultima apparizione di Gilles su quel circuito che dall’anno successivo prese il suo nome. Purtroppo proprio nel 1982 alla partenza avviene l’incidente mortale del giovane debuttante Riccardo Paletti, che tampona la Ferrari di Pironi rimasta ferma sulla griglia; vince Piquet, che nel ’91 sarà il primo a raggiungere quota 3 vittorie in Canada, ottenendo proprio su questa pista il suo ultimo trionfo in F1, grazie al ritiro all’ultimo giro del suo vecchio rivale Nigel Mansell. Ma tale primato verrà polverizzato da Schumacher (curiosamente l’ultimo compagno di team di Piquet) che totalizzerà ben 7 vittorie (solo la prima con la Benetton, tutte le altre su Ferrari) tra il 1994 e il 2004.

Una delle poche edizioni di quel decennio “mancate” da Schumi è il 1999, anno dell’unica vittoria di Hakkinen e del curioso primato “ottenuto” dal muro all’uscita della chicane prima del traguardo, perché gli altri tre campioni del mondo in pista, cioè lo stesso Schumacher più Damon Hill e Jacques Villeneuve, sbattono tutti in quel punto, che verrà poi chiamato il “muro dei campioni”.

Oltre al compianto Gilles, altri due piloti hanno ottenuto sul circuito di Montreal la loro prima vittoria in Formula 1: Jean Alesi, che nel ’95 ottiene l’unica vittoria della sua sofferta carriera proprio nel giorno del suo 31° compleanno, e Robert Kubica, che nel 2008 trionfa in quello che per ora rimane l’unico GP vinto dal giovane polacco, che l’anno prima aveva rischiato la vita proprio a Montreal in un violentissimo incidente con la sua Bmw-Sauber.

Le caratteristiche della pista, circuito semi-cittadino benché molto veloce, quindi con barriere molto vicine alla sede stradale, hanno spesso provocato incidenti molto seri: oltre a quelli citati, si ricordano quelli che spezzarono le gambe e la carriera al francese Jabouille nel 1980 e al suo connazionale Panis nel 1997.

Dopo la mancata edizione del 2009, l’anno scorso Hamilton con la McLaren ha concesso il bis di quella che fu la sua prima vittoria in F1 nel 2007, quando battè il suo compagno-rivale Alonso, vincitore a sua volta con la Renault nel 2006.

Come già accennato, il Gran Premio del Canada si svolge sul circuito Gilles Villeneuve di Montreal situato sull’isola di Notre Dame, un’isoletta artificiale costruita durante i lavori per le Olimpiadi del 1976 grazie alla terra asportata dal sottosuolo della città durante la costruzione della metropolitana.

Il layout del circuito è rimasto pressappoco lo stesso dalla sua costruzione ad oggi. Il tracciato è caratterizzato da una serie di lunghi e veloci rettilinei inframezzati da una seri di “s”. Si tratta, in pratica di un classico circuito stop-and-go in cui le doti di accelerazione e trazione sono determinati. L’aerodinamica infatti non influisce molto sulla prestazione complessiva delle monoposto.

Il circuito è molto apprezzato ed ogni anno si registra il tutto esaurito anche grazie alla posizione strategica in cui si trova, molto vicino al confine con gli Stati Uniti. Caratteristica di questo tracciato è quella è di essre un semipermanente, cioè alcuni punti sono aperti anche al traffico cittadino, mentre altri ne sono preclusi. L’aderenza è molto aleatoria anche perchè a parte la Formula 1 e alcune gare “americane” l’impianto è pressochè inutilizzato durante l’anno.

Forse è comunque l’aspetto sicurezza che ancora oggi predomina a Montreal. La sede stradale non è molto larga e le vie di fuga sono praticamente assenti e non mancano gravi incidenti, come quello occorso al polacco Kubica nel 2007.

La FIA ha fatto sapere già da qualche settimana che in occasione di questa gara, saranno ben due le DRS Zone, la prima situata quasi certamente sul rettilineo che predece la chicane del muro dei campioni, e la seconda sul rettilineo del traguardo. Inoltre, così come a Monte Carlo, la Pirelli metterà a disposizione delle squadre due mescole contingue: le supersoft e le soft.

Proprio le gomme rappresenteranno un fattore cruciale in quel di Montreal, le coperture si degraderanno molto e la gara dello scorso anno con un valzer di pit stop è ancora ben impressa nella memoria di tutti. Da non sottovalutare anche il rischio di pioggia che in Canada può fare la sua apparizione da un momento all’altro.

Domenico Della Valle – Francesco Ferrandino

INFO
Lunghezza del circuito: 4,361 km
Giri da percorrere: 70
Distanza totale: 305,270 km
Numero di curve: 13 – 8 destra · 5 sinistra
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: supersoffici/soffici
Apertura farfalla: 63% della percorrenza

RECORD
Giro prova: 1:12.275 – R Schumacher – Williams BMW – 2004
Giro gara: 1:13.622 – R Barrichello – Ferrari – 2004
Distanza: 1h28:14.803 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 7 – M Schumacher
Vittorie team: 11 – McLaren, Ferrari
Pole pilota: 6 – M Schumacher
Pole team: 11 – McLaren
Km in testa pilota: 1.910 – M Schumacher
Km in testa team: 3.247 – Ferrari
Migliori giri pilota: 4 – M Schumacher
Migliori giri team: 10 – McLaren
Podi pilota: 12 – M Schumacher
Podi team: 31 – Ferrari
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Albo d’oro

01. 1961 P Ryan – Lotus Climax*
02. 1962 M Gregory – Lotus Climax*
03. 1963 P Rodriguez – Ferrari*
04. 1964 P Rodriguez – Ferrari*
05. 1965 J Hall – Chaparral Chevrolet*
06. 1966 M Donohue – Lola Chevrolet*
07. 1967 J Brabham – Brabham Repco
08. 1968 D Hulme – McLaren Ford
09. 1969 J Ickx – Brabham Ford
10. 1970 J Ickx – Ferrari
11. 1971 J Stewart – Tyrrell Ford
12. 1972 J Stewart – Tyrrell Ford
13. 1973 P Revson – McLaren Ford
14. 1974 E Fittipaldi – McLaren Ford
15. 1976 J Hunt – McLaren Ford
16. 1977 J Scheckter – Wolf Ford
17. 1978 G Villeneuve – Ferrari
18. 1979 A Jones – Williams Ford
19. 1980 A Jones – Williams Ford
20. 1981 J Lafitte – Ligier Matra
21. 1982 N Piquet – Brabham BMW
22. 1983 R Arnoux – Ferrari
23. 1984 N Piquet – Brabham BMW
24. 1985 M Alboreto – Ferrari
25. 1986 N Mansell – Williams Honda
26. 1988 A Senna – McLaren Honda
27. 1989 T Boutsen – Williams Renault
28. 1990 A Senna – McLaren Honda
29. 1991 N Piquet – Benetton Ford
30. 1992 G Berger – McLaren Honda
31. 1993 A Prost – Williams Renault
32. 1994 M Schumacher – Benetton Ford
33. 1995 J Alesi – Ferrari
34. 1996 D Hill – Williams Renault
35. 1997 M Schumacher – Ferrari
36. 1998 M Schumacher – Ferrari
37. 1999 M Hakkinen – McLaren Mercedes
38. 2000 M Schumacher – Ferrari
39. 2001 R Schumacher – Williams BMW
40. 2002 M Schumacher – Ferrari
41. 2003 M Schumacher – Ferrari
42. 2004 M Schumacher – Ferrari
43. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes
44. 2006 F Alonso – Renault
45. 2007 L Hamilton – McLaren Mercedes
46. 2008 R Kubica – BMW
47. 2010 L Hamilton – McLaren Mercedes

*Gare non valide per il Campionato del Mondo di Formula 1
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Orari del Gran Premio del Canada

Venerdì 10 Giugno
10:00-11:30 (16:00-17:30) Prove Libere 1
14:00-15:30 (20:00-21:30) Prove Libere 2

Sabato 11 Giugno
10:00-11:00 (16:00-17:00) Prove Libere 3
13:00-14:00 (19:00-20:00) Qualifiche – Rai Due

Domenica 12 Giugno
13:00 (19:00) Gara – Rai Uno

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