Gran Premio del Belgio 2017: Anteprima e Orari del Weekend

Dodicesimo Appuntamento del Mondiale

Gran Premio del Belgio 2017: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Venerdì 25 Agosto

Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 15:45 su Rai Sport/Rai Sport HD

Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale  alle 18:45 su Rai Sport/Rai Sport HD

Sabato 26 Agosto

Libere 3: 11:00-12:00 (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 15:15 su Rai Sport/Rai Sport HD

Qualifiche: 14:00 (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 18:15 su Rai 2

Domenica 27 Agosto

Gara: 14:00  ̶  44 giri  ̶  308,052km (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 21:10 su Rai 2

Gara Precedente

Rinfreschiamo la memoria in attesa che la F1 riaccenda i motori in quel di Spa, dopo una pausa forzata di 4 settimane che ha tenuto piloti, addetti ai lavori e tifosi lontani dalle piste. Nell’appuntamento ungherese, andato in scena a fine luglio, la Ferrari è tornata a brillare, offuscando le Frecce d’Argento, con Vettel e Kimi alfieri in rosso al comando davanti alle due Mercedes di Bottas e Hamilton. Una gara dove abbiamo visto più di un “cavaliere” in azione, con Raikkonen che sacrifica la vittoria a favore del pretendente al titolo e compagno di squadra, mentre il britannico tre volte iridato ha rinunciato a importanti punti mondiali, per restituire la posizione a Bottas sotto la bandiera a scacchi. Tutto molto bello, tanto fair play e un arrivederci a dopo l’estate, con Vettel che rimane leader in classifica generale davanti a Hamilton, con 14 lunghezze di vantaggio.

Pronostici di F1GrandPrix.it

Tanto fair play, dicevamo, all’Hungaroring. La sfida mondiale è ancora accesissima e chi pensava che la Ferrari non sarebbe riuscita a tenere il passo con i rivali in ascesa ha dovuto ricredersi. Le furie Rosse non hanno deluso le attese dei tifosi pre vacanze, e di certo non intendono mollare la presa ora che il traguardo iridato si fa sempre più vicino. A Spa si cercherà una nuova conferma, mentre l’appuntamento italiano che seguirà subito dopo, sarà un altro round importante, soprattutto a livello morale. Un ulteriore boost alla squadra, che quest’anno ha comunque dimostrato, gara dopo gara, di avere lo spirito e le risorse giuste per andare a caccia di quel titolo assente ormai da troppo tempo a Maranello. Spa è una pista amata da tutti i piloti, ma ce n’è uno in particolare che questo tracciato ce l’ha nel cuore e nel piede: è Kimi Raikkonen, tra i colleghi in attività quello con il maggior numero di successi tra le Ardenne, ben quattro, e ultimo driver a portare in trionfo la Rossa qui, nel 2009. Facile dunque sperare a una nuova doppietta dopo quella ungherese, più difficile vederla concretizzata, visto che le Mercedes con Spa, così come con Monza, hanno a loro volta un perfetto idillio personale. Sarà dunque una corsa in difesa per la Ferrari, in attesa del GP di Singapore? A otto gare dalla fine, quattordici punti di vantaggio sono un gap importante da qualsiasi prospettiva, in una stagione dove l’elastico tra i due contendenti al titolo continua a tendersi e ritirarsi. Lo sa la Ferrari e lo sanno quelli della Mercedes. Che sia arrivato il momento del tanto atteso sorpasso per quelli di Woking?

Circuito

Nome: Circuit de Spa-Francorchamps

Luogo: Francorchamps, Stavelot/Spa, Ardenne, Belgio

Costruzione: La costruzione di questo storico tracciato risale ai primi anni ’20 e la pista nacque dall’unione delle strade che congiungevano i tre paesi di Stavelot, Francorchamps e Malmedy. Inizialmente misurava 14,9 kilometri di pura adrenalina, e da subito venne riconosciuto come uno dei più spettacolari circuiti al mondo. La prima corsa automobilistica venne disputata nel 1924. Con gli anni ha subito varie modifiche, per rallentare le vetture che lo percorrevano ad una velocità veramente elevata. Ha ospitato il Gp di Formula 1 fino al 1970, anno in cui il giro record fu segnato da Chris Amon ad una media di circa 245Km/h, quando i piloti riuscirono ad escludere il tracciato dal campionato per la scarsa sicurezza. La pista attuale risale al 1979, e misura circa 7 km.  Solamente nel 1983 la Formula 1 tornò a fare tappa a Spa: nonostante il drastico cambiamento, il fascino del tracciato non era cambiato, e curve come l’Eau Rouge rimasero intatte.  Vennero apportate alcune modifiche al tracciato attuale nel corso degli anni, le più importanti delle quali alla chicane “Bus Stop”. Nonostante tutto ciò, il tracciato di Spa-Francorchamps rimane luogo di culto per tutti gli appassionati delle corse. Spa infatti è il circuito più lungo nel calendario e capita non poche volte di avere pioggia intensa in un tratto della pista mentre asfalto asciutto in un’altra. Oltre ad essere uno dei tracciati preferiti dai piloti è riconosciuto da tutti gli esperti del settore il circuito più tecnico del mondiale.

Distanza a giro: 7,004km

Numero di curve: 19, nove a destra, dieci a sinistra

Senso di marcia: orario

Dati Tecnici:

Carico Aerodinamico: Basso Medio Alto
Apertura del Gas: 70% del giro
Consumo di Carburante al Giro: 2,27 kg/giro
Velocità Massima: 340 km/h
Possibilità di Safety Car: 80%
Tempo di percorrenza della pit lane con sosta: 22 secondi
Possibilità di Sorpasso: Facile Medio Difficile
Vincitori dalla Pole Position: 12 su 31 edizioni in questo tracciato
Peggior Posizione di Partenza per un Vincitore: sedicesimo (Schumacher 1995)

Particolarità del Tracciato: Spa è il circuito più lungo dell’intero campionato ed è molto impegnativo per quanto riguarda il motore, con sezioni che richiedono il gas spalancato per ventidue e diciotto secondi consecutivi. I cambi di marcia al giro sono circa cinquantacinque, 2.420 per tutta la gara, e la media oraria si aggira sui 227 km/h.

Freni:

Categoria di Circuito: Light Medium Hard
Numero di Frenate: 9
Tempo Speso in Frenata: 13%
Energia Dissipata in Frenata Durante il Gp: 101 kWh
Carico Totale sul Pedale del Freno durante il Gp: 50.160 kg
Frenata più Impegnativa: la seconda staccata, alla curva cinque

Gomme:

Gomme 2015: Ultrasoft Supersoft Soft Medium Hard
Stress per le Gomme 1 2 3 4 5
Sollecitazioni Laterali 1 2 3 4 5
Abrasività Asfalto 1 2 3 4 5
Grip Asfalto 1 2 3 4 5
Numero totale di Pit 2016: 40
Strategia Vincente 2016: Soft (9) -> Medium (17) -> Soft (18) Rosberg
Stint più Lunghi 2016: Supersoft 10 Giri (Palmer) – Soft 22 Giri (Vettel) – Medium 22 Giri (Massa e Gutierrez) 

Zona DRS: tra curva 19 e curva 1 (con detection point prima della curva 18) e tra curva 4 e curva 5 (con detection point prima della curva 2).

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2014: nelle prove libere del venerdì le due Mercedes si dimostrano sin da subito le più veloci, prima con Nico Rosberg e poi con Lewis Hamilton. Il sabato mattina, al termine delle libere 3, è Valtteri Bottas su Williams – Mercedes a far registrare il miglior crono davanti a Daniel Ricciardo (Red Bull – Renault) e Nico Rosberg. Qualifiche: la pioggia scende sul tracciato poco prima dell’inizio della Q1 salvo poi cessare e lasciare la pista umida. Non si registrano sorprese salvo la Marussia di Bianchi che entra in Q2. Torna una leggera pioggia che però non mischia le carte in tavola, con le due Mercedes sempre davanti. Al termine della Q3 è Rosberg a spuntarla su Hamilton con il tempo di 2’05’’591, in seconda fila troviamo Sebastian Vettel e Fernando Alonso (Ferrari). Gara: momenti di panico nel giro di formazione per Alonso quando la sua vettura rimane ferma, ma l’asturiano riesce a risolvere il problema e ripartire senza problemi. Al via brutta partenza di Rosberg che si fa passare da Hamilton e Vettel, salvo poi sorpassare un giro più tardi il connazionale e tentare il sorpasso sul compagno di scuderia, che va sì a buon fine ma termina con un contatto in cui l’inglese ha la peggio. La Mercedes numero 44 infatti fora la posteriore sinistra al termine del Kemmel e deve compiere un intero giro con il fondo che tocca l’asfalto: a causa di questi danni Hamilton sarà costretto al ritiro al giro 38. Dietro intanto si fa strada Ricciardo che partito 5° passa prima Alonso e poi Vettel, sfruttando una sua disattenzione. Tra l’ottavo ed il dodicesimo passaggio i primi vanno a compiere il primo pit-stop, la situazione è la seguente: Ricciardo in testa davanti a Kimi Rӓikkӧnen (autore di un’ottima strategia), Vettel, Rosberg, Bottas, Magnussen ed Alonso. Al 19° giro Rosberg anticipa tutti sul secondo cambio gomme e ciò lo avvantaggia, portandolo in seconda posizione sempre dietro a Ricciardo. Al trentanovesimo passaggio Bottas ha la meglio sul connazionale della Ferrari e guadagna la terza posizione. Dopo 5 giri la situazione rimane invariata e Daniel Ricciardo va a vincere la seconda gara di fila davanti a Nico Rosberg e Valtteri Bottas.

Edizione 2015: la Ferrari celebra il suo 900° GP sulla pista belga. Venerdì: nella prime prove libere è Nico Rosberg (Mercedes) a far segnare il miglior tempo davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton ed alla Red Bull di Daniel Ricciardo. La storia si replica nel pomeriggio quando ma con l’australiano leggermente più distante dai due di testa, mentre Rosberg ha controllato la sua vettura dopo l’esplosione di una gomma che ha decretato le bandiere rosse. Infine nelle FP3 del sabato mattina Lewis Hamilton ha preceduto il compagno di scuderia mentre in terza posizione si è insediata la Ferrari con Sebastian Vettel. Qualifiche: al termine della Q1 Hamilton precede di 15 millesimi Rosberg, entrambi con mescola media, mentre escono la Sauber di Nasr, le McLaren e le Marussia. In Q2 la Ferrari di Kimi Räikkönen ha un guasto al motore ed il finlandese deve fermarsi, restando escluso insieme a Hülkenberg, Kvyat, Ericsson e Verstappen. In Q3 la battaglia è tra le due frecce d’argento ed alla fine la spunta proprio Hamilton con un super giro (sesta pole consecutiva), poi Rosberg, Bottas, Grosjean, Pérez, Ricciardo, Massa, Maldonado, Vettel e Sainz Jr. Gara: problema al motore per la Force India di Hülkenberg e poi per Sainz Jr., i commissari decidono di ripetere la procedura di partenza. Al via Hamilton tiene la testa della corsa inseguito da Pérez, Ricciardo e Bottas mentre Rosberg rimane dietro. Il messicano della Force India tenta di prendersi anche la testa della corsa ma senza successo, mentre Bottas alla Bus Stop si fa passare da Rosberg e Vettel. Ricciardo va ai box per primo, poi al giro 9 vanno al cambio gomme Pérez, Grosjean, Massa, mentre un giro dopo tocca ai due finnici, Kimi Räikkönen e Valtteri Bottas: i meccanici della Williams, però, montano erroneamente una gomma di mescola media alla posteriore destra insieme a tre morbide e Bottas viene penalizzato con un drive through. Intanto, dopo la sosta di Pérez, Rosberg è secondo, davanti a Vettel. Alla 17° tornata Grosjean passa Ricciardo prima e Pérez poi, mentre al 20° giro subentra la VSC per il ritiro di Ricciardo. Negli ultimi giri Grosjean si avvicina a Vettel, che ha effettuato un solo cambio degli pneumatici, mentre Max Verstappen scala la classifica, passando Bottas per il nono posto: l’olandese cerca di passare anche Räikkönen, ma va lungo, al termine del rettifilo del Kemmel. A due giri dal termine esplode la posteriore destra sulla vettura di Vettel, che è così costretto a rientrare ai box, abbandonando la zona del podio. Lewis Hamilton vince, davanti al compagno di scuderia Nico Rosberg. Terzo è Romain Grosjean.

Edizione 2016: Al venerdì Rosberg e Hamilton inaugurano il rientro sui “banchi di scuola”, chiudendo al comando le FP1, mentre Raikkonen precede in terza piazza la Force India di Perez e la Rossa di Vettel. Al debutto nel weekend del Belgio è il giovane Esteban Ocon, sostituto di Rio Haryanto al volante della Manor fino a fine stagione. “Debutto” anche per Halo e per nuovi prototipi di gomme Pirelli, dopo i problemi di scoppio improvviso avuti su questa pista nel 2015. Al pomeriggio sono invece le due Red Bull a dettare il passo, con Verstappen davanti a Ricciardo. Terza ancora la Force India, questa volta con Hulkenberg, che precede Vettel. Le due Mercedes si concentrano sui long run e chiudono in sesta e tredicesima posizione. Al sabato scendono le temperature, e il “re di Spa” Kimi Raikkonen torna a farsi sentire, facendo registrare il miglior tempo, davanti a Ricciardo e al compagno di box Vettel. Verstappen è costretto ai box per un problema al cambio, mentre Hamilton è a quota -55 posizioni in griglia per la sostituzione di motore, turbo e unità MGU-H e MGU-K. Qualifiche: in Q1 la McLaren di Alonso, nonostante il lavoro sul motore durante la pausa pranzo, parcheggia a bordo pista e abbandona il campo in anticipo. Hamilton, costretto a partire dal fondo, a due minuti dalla fine è già nel paddock a rilasciare interviste, conservando così la possibilità di scegliere le gomme in vista della gara. Insieme ai due vengono subito esclusi anche Nasr, Ocon, Kvyat ed Ericsson. Wehrlein, che si era conquistato un ottimo ottavo tempo in Q1, alla ripartenza è subito costretto a rientrare: una gomma non è stata fissata a dovere. Rosberg si piazza al comando in Q2, mentre Grosjean, Magnussen, Gutierrez, Palmer, Sainz e Wehrlein abbandonano il campo. Rosberg, Verstappen, Hulkenberg, Perez, Raikkonen, Massa, Bottas, Vettel, Ricciardo e Button si giocano la pole. Rosberg fa sua la partenza al palo già nel primo tentativo, in 1:46.744, mentre alle sue spalle si spartiscono le prime file Verstappen, Raikkonen, Vettel, Ricciardo, Perez, Hulkenberg, Bottas, Button e Massa. Gara: allo spegnersi dei semafori Rosberg scatta in solitaria, mentre le due Ferrari scavalcano subito Verstappen; l’olandese tenta di reagire lanciandosi all’interno e scatenando una carambola con le due Rosse. Al giro 1: Rosberg, Verstappen, Hulkenberg, Ricciardo, Massa, Grosjean, Bottas, Palmer, Sainz, Perez. Ma alla tornata successiva la Red Bull e le due Ferrari sono costrette a rientrare ai box. Al giro 4 Vettel è 15esimo e Raikkonen 18esimo. Al giro 6 Magnussen è protagonista di uno spaventoso incidente alla Eau Rouge. Safety car in pista e, poco dopo, sventola la bandiera rossa: i piloti parcheggiano temporaneamente le monoposto in pit lane, in attesa che le barriere sventrate dalla Renault vengano rimesse a posto. Si sono già ritirati anche Ericsson, Sainz, Button e Wehrlein. Dopo una decina di minuti la gara riprende alle spalle della SC. Al giro 11: Rosberg, Ricciardo, Hulkenberg, Alonso, Hamilton, Massa, Kvyat, Perez, Palmer e Grosjean. Vettel 11esimo, Kimi 15esimo. A metà gara Rosberg è leader, con 5 secondi di vantaggio su Ricciardo. Raikkonen sale in zona top ten, mentre Hamilton passa al cambio gomme e riprende la sua scalata. Al giro 26 Rosberg è sempre al comando, seguito da Ricciardo, Hamilton, Hulkenberg, Alonso, Massa, Perez, Vettel, Verstappen e Bottas. Ultima sosta per Rosberg, che a poco più di 10 giri dalla fine è in testa davanti a Ricciardo, Hamilton, Hulkenberg, Perez, Alonso, Massa, Vettel, Bottas, e Raikkonen. Hamilton effettua l’ultimo passaggio box, rientrando quarto alle spalle di Hulkenberg. Al giro successivo riesce a riprendersi la terza piazza. Rosberg va a vincere il GP del Belgio davanti a Ricciardo, Hamilton, Hulkenberg, Perez, Vettel, Alonso, Bottas, Raikkonen e Massa.

Migliore edizione per gli Autori:

Edizione 1970: il Gran Premio corso comincia in un’atmosfera pesante per tutti, in quanto soltanto tre giorni prima era morto Bruce McLaren durante il collaudo di una vettura Can-Am nei pressi di Goodwood. In una stagione dove i team britannici conquisteranno podi in lungo ed in largo, unico team d’oltremanica ad essere in reale difficoltà era la BRM. La causa principale era dovuta al propulsore a dodici cilindri, potente ma sin troppo brutale per il telaio su cui era montato, rendendo la vita difficilissima ai due piloti: Jackie Oliver ed il messicano Pedro Rodríguez. Tuttavia, in qualifica quest’ultimo riesce a portare il disastroso progetto P153 in terza fila con il sesto tempo. Capisce che se vuole avere la meglio sugli avversari dovrà sfruttare i lunghi rettilinei del tracciato belga e sperare che il selettore del cambio non lo abbandoni: una delle maggiori preoccupazioni insieme al propulsore che nel corso dei 28 giri potrebbero presentarsi da un momento all’altro. Domenica: al via Rodríguez riesce a bruciare in partenza Brabham e Ickx, poi in successione Rindt, Stewart ed infine Amon, portandosi al comando della corsa con grande sorpresa di tutti. Riesce a tenere la testa del gruppo ma dentro sé ha paura che durante i 14 chilometri del lungo tracciato – questa la sua conformazione originale – qualsiasi cosa sarebbe potuta capitare. Ma ciò non accade e riesce ad erogare la potenza del grosso motore BMR in modo regolare. Ma all’inizio dell’ultimo giro scorge nei suoi specchietti la March – Ford di Chris Amon, che nell’ultimo giro aveva girato così forte da battere la pole fatta segnare il sabato da Stewart. Inizia così una lunga battaglia testa a testa, dove Amon recupera nei tratti misti, il messicano nei rettilinei. Il neozelandese tenta un ultimo disperato attacco a La Source ma Rodríguez gli tiene ancora una volta testa, tagliando il traguardo in prima posizione con una media oraria di 241 km/h, la più alta di tutti i tempi. È il suo secondo successo in Formula Uno dopo Kyalami 1967, a bordo della Cooper T81.

Migliore edizione per i Lettori:

Edizione 2009: nelle FP1 del venerdì mattina il più veloce è Jarno Trulli su Toyota seguito da Jenson Button su Brawn e Fernando Alonso su Renault. Nelle FP2 il miglior crono viene invece realizzato da Lewis Hamilton su McLaren – Mercedes; infine nelle FP3 del sabato mattina il miglior tempo va a Nick Heidfeld su BMW – Sauber. Qualifiche: al termine delle Q3 si è avuta una prima fila occupata da soli piloti italiani (non accadeva da Australia 2005) con Giancarlo Fisichella su Force India – Mercedes ad agguantare la pole davanti a Jarno Trulli; la prima Ferrari di Kimi Räikkӧnen è sesta. Gara: alla partenza resta bloccata sulla linea la Brawn di Rubens Barrichello, che era quarto, mentre Räikkӧnen grazie al KERS riesce a portarsi alle spalle di Fisichella; sfortunato Trulli che deve rientrare ai box per sostituire l’ala anteriore, dopo essere stato tamponato da Heidfeld. Nel corso del primo giro sono costretti al ritiro Button, il campione del mondo Hamilton, Alguersuari e Grosjean, finiti assieme in una carambola. Dopo alcuni giri in regime di safety car la gara può ripartire, e ancora una volta il finlandese della Ferrari sfrutta l’energia in più per portarsi in vantaggio e conquistare la leadership. Comincia così un testa a testa con l’italiano che si protrae anche durante i due pit-stop, ma sia i meccanici che il pilota della scuderia di Maranello sono più veloci e mantengono sempre il comando della corsa. Dopo 44 giri Räikkӧnen riesce a vincere con meno di un secondo di vantaggio su “Fisico”, terzo giunge Vettel su Red Bull, sfruttando un terzo ottimo stint per avere la meglio, negli ultimi giri, su Kubica e Heidfeld, mentre sia Alonso che Trulli sono costretti al ritiro.

RECORD

Giro prova: 1:45.778 – M Webber – Red Bull Renault – 2010
Giro gara: 1:47.263 – S Vettel – Red Bull Renault – 2009
Distanza: 1h20:39.066 – K Raikkonen – Ferrari – 2007
Vittorie pilota: 6 – M Schumacher
Vittorie team: 16 – Ferrari
Pole pilota: 4 – J Fangio, A Prost, A Senna
Pole team: 13 – Ferrari
Migliori giri pilota: 6 – A Prost
Migliori giri team: 17 – Ferrari
Podi pilota: 9 – M Schumacher
Podi team: 45 – Ferrari

Albo d’oro

  1. 1925* A Ascari – Alfa Romeo
  2. 1930* L Chiron – Bugatti
  3. 1931* W Grover Williams e C Conelli – Bugatti
  4. 1933* T Nuvolari – Maserati
  5. 1934* R Dreyfus – Bugatti
  6. 1935* R Caracciola – Mercedes
  7. 1937* R Hasse – Auto Union
  8. 1939* H Lang – Mercedes
  9. 1946* E Chaboud – Delage
  10. 1947* J Wimille – Alfa Romeo
  11. 1949* L Rosier – Talbot
  12. 1950 J Fangio – Alfa Romeo
  13. 1951 N Farina – Alfa Romeo
  14. 1952 A Ascari – Ferrari
  15. 1953 A Ascari – Ferrari
  16. 1954 J Fangio – Maserati
  17. 1955 J Fangio – Mercedes
  18. 1956 P Collins – Ferrari
  19. 1958 T Brooks – Vanwall
  20. 1960 J Brabham – Cooper Climax
  21. 1961 P Hill – Ferrari
  22. 1962 J Clark – Lotus Climax
  23. 1963 J Clark – Lotus Climax
  24. 1964 J Clark – Lotus Climax
  25. 1965 J Clark – Lotus Climax
  26. 1966 J Surtees – Ferrari
  27. 1967 D Gurney – Eagle Weslake
  28. 1968 B McLaren – McLaren Ford
  29. 1970 P Rodriguez – BRM
  30. 1972 E Fittipaldi – Lotus Ford
  31. 1973 J Stewart – Tyrrell Ford
  32. 1974 E Fittipaldi – McLaren Ford
  33. 1975 N Lauda – Ferrari
  34. 1976 N Lauda – Ferrari
  35. 1977 G Nilsson – Lotus Ford
  36. 1978 M Andretti – Lotus Ford
  37. 1979 J Scheckter – Ferrari
  38. 1980 D Pironi – Ligier Ford
  39. 1981 C Reutemann – Williams Ford
  40. 1982 J Watson – McLaren Ford
  41. 1983 A Prost – Renault
  42. 1984 M Alboreto – Ferrari
  43. 1985 A Senna – Lotus Renault
  44. 1986 N Mansell – Williams Honda
  45. 1987 A Prost – McLaren TAG
  46. 1988 A Senna – McLaren Honda
  47. 1989 A Senna – McLaren Honda
  48. 1990 A Senna – McLaren Honda
  49. 1991 A Senna – McLaren Honda
  50. 1992 M Schumacher – Benetton Ford
  51. 1993 D Hill – Williams Renault
  52. 1994 D Hill – Williams Renault
  53. 1995 M Schumacher – Benetton Renault
  54. 1996 M Schumacher – Ferrari
  55. 1997 M Schumacher – Ferrari
  56. 1998 D Hill – Jordan Mugen Honda
  57. 1999 D Coulthard – McLaren Mercedes
  58. 2000 M Häkkinen – McLaren Mercedes
  59. 2001 M Schumacher – Ferrari
  60. 2002 M Schumacher – Ferrari
  61. 2004 K Raikkonen – McLaren Mercedes
  62. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes
  63. 2007 K Raikkonen – Ferrari
  64. 2008 F Massa – Ferrari
  65. 2009 K Raikkonen – Ferrari
  66. 2010 L Hamilton – McLaren Mercedes
  67. 2011 S Vettel – Red Bull Renault
  68. 2012 J Button – McLaren Mercedes
  69. 2013 S Vettel – Red Bull Renault
  70. 2014 D Ricciardo – Red Bull Renault
  71. 2015 L Hamilton – Mercedes
  72. 2016 N Rosberg – Mercedes

 

 

Fonti: Brembo, Pirelli

 

 

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