Gran Premio del Belgio 2015, Spa-Francorchamps: Anteprima e Orari del Weekend

Si torna a correre dopo la pausa estiva in uno dei circuiti più belli e veloci del campionato

Gran Premio del Belgio 2015, Spa-Francorchamps: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Venerdì 21 Agosto

Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD)

Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD)

Sabato 22 Agosto

Libere 3: 11:00-12:00(Sky Sport F1 HD)

Qualifiche: 14:00 (Sky Sport F1 HD)

Domenica 23 Agosto

Gara: 14:00  ̶  44 giri  ̶  308,042km (Sky Sport F1 HD)

Diretta:  SKY Sport F1 HD (differita integrale del gran premio su canali Rai: per maggiori informazioni giovedì sera pubblicheremo l’anteprima flash con orari aggiornati)

Gara Precedente

«Nella pazza gara dell’Ungheria è la Ferrari a trionfare nell’epopea dei sessantanove giri all’Hungaroring. Il Gran Premio è uno di quelli da ricordare a lungo, dove succede di tutto a tutti, specialmente alle Mercedes. Una delle peggiori gare in carriera di Lewis Hamilton, e un suicidio senza senso negli ultimissimi giri di Nico Rosberg. Ne escono vincitori Sebastian Vettel e i due piloti della Red Bull, che completano il podio per uno dei migliori risultati della stagione per la scuderia austriaca. Bene anche Verstappen che nonostante qualche errorino e qualche penalità di troppo in pista, rimedia un bellissimo quarto posto. La McLaren ha chiuso l’ultimo weekend prima della pausa estiva con uno dei suoi migliori risultati della stagione, quinto e ottavo. Ora arriva il Belgio con i suoi lunghi rettilinei, quanto si potrà fare contro lo strapotere della Mercedes?» [M.B.]

Pronostico

«Arriviamo ad una delle piste più veloci del campionato, il che favorisce nettamente – o almeno sulla carta – le Mercedes e le scuderie così motorizzate. La Ferrari ha oramai raggiunto il limite di sviluppo dell’attuale propulsore, come ha ammesso lo stesso James Allison, per cui vedremo come giocherà le proprie carte. Dopo il sorprendente doppio podio invece è la Red Bull a lasciare dei giusti interrogativi su quanto potrà esprimersi qui in Belgio, dove la propria power unit è inferiore al resto del gruppo. Chi potrà invece riscattarsi sarà la Williams, che dopo due gare ‘no’ potrà sfruttare anche la propria aerodinamica per esaltanti sorpassi. Anche la Force India non sarà da meno dati i continui sviluppi, due piloti piuttosto in forma ultimamente e le alte velocità di percorrenza: se durante la pausa estiva avrà saputo risolvere i problemi di affidabilità, potrà inserirsi a sorpresa nella lotta». [A.V.]

Circuito

Nome: Circuit de Spa-Francorchamps

Luogo: Francorchamps, Stavelot/Spa, Ardenne, Belgio

Costruzione: La costruzione di questo storico tracciato risale ai primi anni ’20 e la pista nacque dall’unione delle strade che congiungevano i tre paesi di Stavelot, Francorchamps e Malmedy. Inizialmente misurava 14,9 kilometri di pura adrenalina, e da subito venne riconosciuto come uno dei più spettacolari circuiti al mondo. La prima corsa automobilistica venne disputata nel 1924. Con gli anni ha subito varie modifiche per rallentare le vetture che lo percorrevano ad una velocità veramente elevata. Ha ospitato il Gp di Formula 1 fino al 1970, anno in cui il giro record fu segnato da Chris Amon ad una media di circa 245Km/h, quando i piloti riuscirono ad escludere il tracciato dal campionato per la scarsa sicurezza. La pista attuale risale al 1979, e misura circa 7 kilometri.  Solamente nel 1983 la Formula 1 tornò a fare tappa a Spa, e sorprendentemente, nonostante il drastico cambiamento, il fascino del tracciato non era cambiato, e curve come Eau Rouge rimasero intatte.  Vennero apportate alcune modifiche al tracciato attuale nel corso degli anni, le più importanti delle quali alla chicane “Bus Stop”. Nonostante tutto ciò, il tracciato di Spa-Francorchamps rimane luogo di culto per tutti gli appassionati delle corse. Spa infatti è il circuito più lungo nel calendario e capita non poche volte di avere pioggia intensa in un tratto della pista mentre asfalto asciutto in un’altra. Oltre ad essere uno dei tracciati preferiti dai piloti è riconosciuto da tutti gli esperti del settore il circuito più tecnico del mondiale.

Distanza a giro: 7,004km.

Numero di curve: 19, 9 a destra, 10 a sinistra.

Senso di marcia: orario.

3 Migliori Parti: Curve 2, 3, 4, Eau Rouge-Radillon: basterebbe solo il nome per descrivere quella parte di tracciato. Forse la parte più bella dell’intero mondiale. La curva dei campioni, si affronta a circa 300km/h cercando di tenere in pista la macchina che danza tra i cordoli. Le sollecitazioni laterali per il collo del pilota sono estreme se pensiamo che in uscita quando si ricomincia a schiacciare l’acceleratore si è già a 300km/h. Curva 5, Les Combes: subito dopo il rettilineo del Kemmel, è il punto più agevole per effettuare un sorpasso, sebbene non sia certamente l’unico in questo splendido tracciato. Si tratta di una violenta staccata che porta le vetture da 330 a 140km/h in quarta marcia, e sottopone i piloti ad una forza laterale di 3,2 g. Curva 18 e 19, chicane Bus Stop: è una stretta chicane da affrontare dopo una violentissima staccata dopo la altrettanto spettacolare Blanchimont. Qui non mancano mai i sorpassi, così come gli incidenti, dovuti alla troppa fretta di alcuni piloti combinata con la strettissima linea che bisogna tenere in questo punto.

Stress Meccanico: Il tracciato nella foresta delle Ardenne sollecita particolarmente gli pneumatici sotto ogni punto di vista. L’asfalto è di media abrasività, tuttavia le numerosissime curve tecniche affaticano non poco le coperture. La curva dell’Eau Rouge-Radillon, ad esempio, genera con le sue sollecitazioni verticali (1g) e laterali (5g) addirittura 1000 kg di carico su ogni pneumatico anteriore. La Curva Blanchimont, invece, con le sue sollecitazioni trasversale sullo pneumatico anteriore destro, causa un angolo di deriva di ben 3 gradi. La chicane Bus Stop, complice il basso carico aerodinamico delle vetture, provoca un surriscaldamento superficiale delle coperture a causa e dei bloccaggi in entrata, e del pattinamento in uscita. Sempre il basso carico aerodinamico rende critico il lavoro delle coperture in ogni curva e aumenta il rischio di bloccaggio delle ruote in frenata, con pericolo di spiattellamento costante. L’impianto frenante è utilizzato per appena l’11% del giro e nonostante due frenate abbastanza impegnative (Les Combes, Bus Stop) i freni non sono sollecitati eccessivamente, a causa delle curve a percorrenza veloce che richiedono un basso uso del pedale sinistro. Tuttavia se dovesse fare troppo freddo si verificherebbe il problema opposto al solito, ossia un eccessivo raffreddamento dei dischi dei freni. Il circuito di Spa Francorchamps è considerato un tracciato light per l’impianto frenante, infatti il pilota utilizza il pedale del freno per appena l’11% del giro, e con i suoi lunghi rettilinei, il tracciato delle Ardenne offre numerose possibilità di raffreddamento dei dischi, anzi, potrebbe rovesciarsi il problema il caso di pioggia e i piloti potrebbero ritrovarsi a dovere accentuare le frenate per portare in temperatura i dischi. La frenata più violenta di questo tracciato è quella che immette nella chicane di Les Combes: in appena 94 metri di staccata il pilota schiaccia il pedale del freno con 131 kg passando da 330km/h a 140, subendo una decelerazione longitudinale di 5,41 g. Molto violenta è anche la staccata della bus stop, la quale però, con i suoi 116 metri leggermente più lunga, e la decelerazione longitudinale è di 5,05 g. La decelerazione media sul giro è di 4,05 g e una singola vettura durante un gran premio sviluppa una potenza frenante di 103 kWh.

Scelta Gomme: PZERO YELLOW SOFT e PZERO WHITE MEDIUM.

Zona DRS: tra curva 18 e curva 1 (con detection point prima della curva 17) e tra curva 4 e curva 5 (con detection point prima della curva 2).

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2012: Mark Webber viene arretrato di cinque posizioni in griglia per sostituzione del cambio il venerdì, Michael Schumacher celebra i 300 GP corsi. Prove libere: il venerdì la pioggia si presenta sul circuito belga condizionando i tempi. Nelle FP1 Kobayashi (Sauber – Ferrari) è stato il più veloce con un tempo fatto segnare negli ultimi minuti; nel pomeriggio le condizioni sono ulteriormente peggiorate ed a far registrare il miglior crono è stato Charles Pic su Marussia – Cosworth. Il sabato invece la pista si presenta asciutta ed al termine delle FP3 Fernando Alonso (Ferrari) è il più veloce davanti a Kimi Räikkӧnen (Lotus – Renault) e Sergio Pérez (Sauber – Ferrari). Qualifiche: a sorpresa è Jenson Button con la McLaren ad aggiudicarsi la pole position davanti ad un sorprendente Kobayashi che porta la Sauber in prima fila come non accadeva dal 1999. Terzo Räikkӧnen, poi Pérez e Alonso. Gara: al via gravissimo errore di Romain Grosjean che finisce a contatto con Hamilton. La sua auto prende letteralmente il volo coinvolgendo non solo l’inglese che va a muro, ma anche la Ferrari di Alonso (sfiorando il casco dello spagnolo), le due Sauber e la Williams di Maldonado. Solo il giapponese riuscirà poi a ripartire e concludere la gara ma restando nelle ultime posizioni. Entra in pista la safety car per 4 giri ed alla ripartenza la situazione è: Button, Räikkӧnen, Hülkenberg, Di Resta, Schumacher, Ricciardo, Vergne, Bruno Senna, Webber. Ma poco dopo Vettel riesce a raggiungere il compagno di squadra soffiandogli la posizione e dopo aver sorpassato anche l’unica Ferrari rimasta in pista. Comincia così una lunga rimonta per il tedesco che lo porterà sino alla seconda posizione al termine di una gara vinta da un irresistibile Button, terzo Kimi Räikkӧnen che deve strappare la terza posizione lottando con Schumacher prima che questo rientri ai box per l’ultima sua sosta.

Edizione 2013: nelle prime prove libere del venerdì la pista si presenta umida e pertanto i team mandano fuori le vetture con prudenza; il miglior tempo è fatto registrare da Fernando Alonso su Ferrari davanti alle due Force India di Di Resta e Sutil. Nella seconda sessione il tracciato è invece asciutto e la Red Bull di Sebastian Vettel è la più veloce così come nelle FP3 del sabato mattina. Qualifiche: in condizioni atmosferiche che mutano in pochi minuti è a sorpresa Lewis Hamilton su Mercedes ad agguantare la pole position davanti alle due Red Bull di Vettel e Webber, quarto il compagno di scuderia Nico Rosberg; gara in rimonta per le due Ferrari, rispettivamente nona e decima. Gara: il clima è ancora incerto e dense nuvole si stagliano sopra il circuito, ma la pioggia non si presenta e l’asfalto rimane asciutto. Al via le vetture partono regolarmente con Vettel che al Kemmel passa subito Hamilton portandosi in testa, poi Rosberg, Button, Alonso e Webber. Dopo due giri Button è passato dai due inseguitori, con un Alonso scatenato che poco dopo recupera anche Rosberg e lo infila guadagnando la terza piazza. Tra dodicesimo e quindicesimo giro i piloti di testa vanno ai box per i regolari pit-stop, Vettel mantiene il comando mentre Alonso ha ragione di Hamilton e si pone così alle spalle del leader della corsa e del mondiale. Nel corso del ventiseiesimo giro si ritira Kimi Räikkӧnen per un guasto ai freni, interrompendo la sua striscia positiva di 38 gare senza ritiri e 27 a punti. I distacchi rimangono nell’ordine dei dieci o più secondi per i primi tre e pertanto Vettel può festeggiare la sua trentunesima vittoria nel mondiale davanti a Fernando Alonso e Lewis Hamilton.

Edizione 2014: nelle prove libere del venerdì le due Mercedes si dimostrano sin da subito le più veloci, prima con Nico Rosberg e poi con Lewis Hamilton. Il sabato mattina, al termine delle libere 3, è Valtteri Bottas su Williams – Mercedes a far registrare il miglior crono davanti a Daniel Ricciardo (Red Bull – Renault) e Nico Rosberg. Qualifiche: la pioggia scende sul tracciato poco prima dell’inizio della Q1 salvo poi cessare e lasciare la pista umida. Non si registrano sorprese salvo la Marussia di Bianchi che entra in Q2. Torna una leggera pioggia che però non mischia le carte in tavola, con le due Mercedes sempre davanti. Al termine della Q3 è Rosberg a spuntarla su Hamilton con il tempo di 2’05’’591, in seconda fila troviamo Sebastian Vettel e Fernando Alonso (Ferrari). Gara: momenti di panico nel giro di formazione per Alonso quando la sua vettura rimane ferma, ma l’asturiano riesce a risolvere il problema e ripartire senza problemi. Al via brutta partenza di Rosberg che si fa passare da Hamilton e Vettel, salvo poi sorpassare un giro più tardi il connazionale e tentare il sorpasso sul compagno di scuderia, che va sì a buon fine ma termina con un contatto in cui l’inglese ha la peggio. La Mercedes numero 44 infatti fora la posteriore sinistra al termine del Kemmel e deve compiere un intero giro con il fondo che tocca l’asfalto: a causa di questi danni Hamilton sarà costretto al ritiro al giro 38. Dietro intanto si fa strada Ricciardo che partito 5° passa prima Alonso e poi Vettel, sfruttando una sua disattenzione. Tra l’ottavo ed il dodicesimo passaggio i primi vanno a compiere il primo pit-stop, la situazione è la seguente: Ricciardo in testa davanti a Kimi Rӓikkӧnen (autore di un’ottima strategia), Vettel, Rosberg, Bottas, Magnussen ed Alonso. Al 19° giro Rosberg anticipa tutti sul secondo cambio gomme e ciò lo avvantaggia, portandolo in seconda posizione sempre dietro a Ricciardo. Al trentanovesimo passaggio Bottas ha la meglio sul connazionale della Ferrari e guadagna la terza posizione. Dopo 5 giri la situazione rimane invariata e Daniel Ricciardo va a vincere la seconda gara di fila davanti a Nico Rosberg e Valtteri Bottas.

Migliore Edizione Per Gli Autori:

Edizione 1970: il Gran Premio corso comincia in un’atmosfera pesante per tutti, in quanto soltanto tre giorni prima era morto Bruce McLaren durante il collaudo di una vettura Can-Am nei pressi di Goodwood. In una stagione dove i team britannici conquisteranno podi in lungo ed in largo, unico team d’oltremanica ad essere in reale difficoltà era la BRM. La causa principale era dovuta al propulsore a dodici cilindri, potente ma sin troppo brutale per il telaio su cui era montato, rendendo la vita difficilissima ai due piloti: Jackie Oliver ed il messicano Pedro Rodríguez. Tuttavia in qualifica quest’ultimo riesce a portare il disastroso progetto P153 in terza fila con il sesto tempo. Capisce che se vuole avere la meglio sugli avversari dovrà sfruttare i lunghi rettilinei del tracciato belga e sperare che il selettore del cambio non lo abbandoni, una delle maggiori preoccupazioni insieme al propulsore che nel corso dei 28 giri potrebbero presentarsi da un momento all’altro. Domenica: al via Rodríguez riesce a bruciare in partenza Brabham e Ickx, poi in successione Rindt, Stewart ed infine Amon, portandosi al comando della corsa con grande sorpresa di tutti. Riesce a tenere la testa del gruppo ma dentro sé ha paura che durante i 14 chilometri del lungo tracciato – questa la sua conformazione originale – qualsiasi cosa sarebbe potuta capitare. Ma ciò non accade e riesce ad erogare la potenza del grosso motore BMR in modo regolare. Ma all’inizio dell’ultimo giro scorge nei suoi specchietti la March – Ford di Chris Amon, che nell’ultimo giro aveva girato così forte da battere la pole fatta segnare il sabato da Stewart. Inizia così una lunga battaglia testa a testa dove Amon recupera nei tratti misti, il messicano nei rettilinei. Il neozelandese tenta un ultimo disperato attacco a La Source  ma Rodríguez gli tiene ancora una volta testa, tagliando il traguardo in prima posizione con una media oraria di 241 km/h, la più alta di tutti i tempi. È il suo secondo successo in Formula Uno dopo Kyalami 1967 a bordo della Cooper T81.

Migliore Edizione Per I Lettori:

Edizione 2009: nelle FP1 del venerdì mattina il più veloce è stato Jarno Trulli su Toyota seguito da Jenson Button su Brawn e Fernando Alonso su Renault. Nelle FP2 il miglior crono è stato invece realizzato da Lewis Hamilton su McLaren – Mercedes; infine nelle FP3 del sabato mattina il miglior tempo è stato fatto registrare da Nick Heidfeld su BMW – Sauber. Qualifiche: al termine delle Q3 si è avuta una prima fila occupata da soli piloti italiani (non accadeva da Australia 2005) con Giancarlo Fisichella su Force India – Mercedes ad agguantare la pole davanti a Jarno Trulli, la prima Ferrari di Kimi Räikkӧnen è sesta. Gara: alla partenza resta bloccata sulla linea la Brawn di Rubens Barrichello, che era quarto, mentre Räikkӧnen grazie al KERS riesce a portarsi alle spalle di Fisichella; sfortunato Trulli che deve rientrare ai box per sostituire l’ala anteriore dopo essere stato tamponato da Heidfeld. Nel corso del primo giro sono costretti al ritiro Button, il campione del mondo Hamilton, Alguersuari e Grosjean finiti assieme in una carambola. Dopo alcuni giri in regime di safety car la gara può ripartire ed ancora una volta il finlandese della Ferrari sfrutta l’energia in più per portarsi in vantaggio e conquistare la leadership. Comincia così un testa a testa con l’italiano che si protrae anche durante i due pit-stop, ma sia i meccanici che il pilota della scuderia di Maranello sono più veloci e mantengono sempre il comando della corsa. Dopo 44 giri Räikkӧnen riesce a vincere con meno di un secondo di vantaggio su “Fisico”, terzo giunge Vettel su Red Bull che sfrutta un terzo ottimo stint per avere la meglio, negli ultimi giri, su Kubica e Heidfeld, mentre sia Alonso che Trulli sono costretti al ritiro.

RECORD

Giro prova: 1:45.778 – M Webber – Red Bull Renault – 2010
Giro gara: 1:47.263 – S Vettel – Red Bull Renault – 2009
Distanza: 1h20:39.066 – K Raikkonen – Ferrari – 2007
Vittorie pilota: 6 – M Schumacher
Vittorie team: 16 – Ferrari
Pole pilota: 4 – J Fangio, A Prost, A Senna
Pole team: 13 – Ferrari
Migliori giri pilota: 6 – A Prost
Migliori giri team: 17 – Ferrari
Podi pilota: 9 – M Schumacher
Podi team: 45 – Ferrari

Albo d’oro

  1. 1925* A Ascari – Alfa Romeo
  2. 1930* L Chiron – Bugatti
  3. 1931* W Grover Williams e C Conelli – Bugatti
  4. 1933* T Nuvolari – Maserati
  5. 1934* R Dreyfus – Bugatti
  6. 1935* R Caracciola – Mercedes
  7. 1937* R Hasse – Auto Union
  8. 1939* H Lang – Mercedes
  9. 1946* E Chaboud – Delage
  10. 1947* J Wimille – Alfa Romeo
  11. 1949* L Rosier – Talbot
  12. 1950 J Fangio – Alfa Romeo
  13. 1951 N Farina – Alfa Romeo
  14. 1952 A Ascari – Ferrari
  15. 1953 A Ascari – Ferrari
  16. 1954 J Fangio – Maserati
  17. 1955 J Fangio – Mercedes
  18. 1956 P Collins – Ferrari
  19. 1958 T Brooks – Vanwall
  20. 1960 J Brabham – Cooper Climax
  21. 1961 P Hill – Ferrari
  22. 1962 J Clark – Lotus Climax
  23. 1963 J Clark – Lotus Climax
  24. 1964 J Clark – Lotus Climax
  25. 1965 J Clark – Lotus Climax
  26. 1966 J Surtees – Ferrari
  27. 1967 D Gurney – Eagle Weslake
  28. 1968 B McLaren – McLaren Ford
  29. 1970 P Rodriguez – BRM
  30. 1972 E Fittipaldi – Lotus Ford
  31. 1973 J Stewart – Tyrrell Ford
  32. 1974 E Fittipaldi – McLaren Ford
  33. 1975 N Lauda – Ferrari
  34. 1976 N Lauda – Ferrari
  35. 1977 G Nilsson – Lotus Ford
  36. 1978 M Andretti – Lotus Ford
  37. 1979 J Scheckter – Ferrari
  38. 1980 D Pironi – Ligier Ford
  39. 1981 C Reutemann – Williams Ford
  40. 1982 J Watson – McLaren Ford
  41. 1983 A Prost – Renault
  42. 1984 M Alboreto – Ferrari
  43. 1985 A Senna – Lotus Renault
  44. 1986 N Mansell – Williams Honda
  45. 1987 A Prost – McLaren TAG
  46. 1988 A Senna – McLaren Honda
  47. 1989 A Senna – McLaren Honda
  48. 1990 A Senna – McLaren Honda
  49. 1991 A Senna – McLaren Honda
  50. 1992 M Schumacher – Benetton Ford
  51. 1993 D Hill – Williams Renault
  52. 1994 D Hill – Williams Renault
  53. 1995 M Schumacher – Benetton Renault
  54. 1996 M Schumacher – Ferrari
  55. 1997 M Schumacher – Ferrari
  56. 1998 D Hill – Jordan Mugen Honda
  57. 1999 D Coulthard – McLaren Mercedes
  58. 2000 M Häkkinen – McLaren Mercedes
  59. 2001 M Schumacher – Ferrari
  60. 2002 M Schumacher – Ferrari
  61. 2004 K Raikkonen – McLaren Mercedes
  62. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes
  63. 2007 K Raikkonen – Ferrari
  64. 2008 F Massa – Ferrari
  65. 2009 K Raikkonen – Ferrari
  66. 2010 L Hamilton – McLaren Mercedes
  67. 2011 S Vettel – Red Bull Renault
  68. 2012 J Button – McLaren Mercedes
  69. 2013 S Vettel – Red Bull Renault
  70. 2014 D Ricciardo – Red Bull Renault

*Edizioni non valide per il Campionato del Mondo di Formula 1

 

Andrea Villa, Matteo Bramati.

Fonti: Brembo, Pirelli.

 

 

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