Gran Premio del Bahrain 2016: Anteprima e Orari del Weekend

Secondo Appuntamento del Mondiale

Gran Premio del Bahrain 2016: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Venerdì 1 Aprile

Libere 1: 13:00-14:30 (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 17:30 su RaiSport

Libere 2: 17:00-18:30 (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 23:00 su RaiSport 1

Sabato 2 Aprile

Libere 3: 14:00-15:00 (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 18:35 su RaiSport 1

Qualifiche: 17:00 (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 23:25 su Rai 2

Domenica 3 Aprile

Gara: 17:00  ̶  57 giri  ̶  308,238 km (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 21:50 su Rai 2

* tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Bahrain c’è 1 ora di differenza.

Gara Precedente

La prima gara in Australia ha riservato non poche sorprese nonostante il risultato finale non sia cambiato di molto rispetto ai soliti standard. La Mercedes è rimasta come al solito imprendibile in qualifica, ma quanto mai umana in gara, dove ha rischiato addirittura di dover abdicare fin da subito ad una rediviva Ferrari. Quest’ultima è stata capace di colmare il gap in gara (resta ancora l’incognita della gara dominata dalle frecce argento, senza defaiance in partenza) chiudendo il primo appuntamento a testa alta, sebbene abbia terminato la corsa con una sola vettura a causa di alcuni problemi di affidabilità sulla macchina di Raikkonen. Assolutamente positivo il debutto della Haas, che ha colto un insperato sesto posto così come quello delle due Tororosso, motorizzate da quest’anno Ferrari, sono state protagoniste di duelli mozzafiato rimanendo però nella parte bassa della zona punti per colpa della strategia sbagliata.

Pronostici di F1GrandPrix.it

Chi dorme non piglia… vittorie. Parafrasando un poco il proverbio, è quanto la Ferrari non deve più fare. Le sue quotazioni per il gradino più alto del podio sono certamente salite dopo quanto visto in Australia, il passo gara sembra convincente mentre per il giro secco serve ancora qualcosa in termini di potenza pura. Ad ogni modo il duo Mercedes ha da dormire sonni poco tranquilli e se tra i due favoriamo Lewis (più per il suo ottimo feeling con il tracciato, al contrario di Nico), tra i ferraristi è Vettel ad essere il primo quotato, sebbene Iceman potrebbe tirare fuori un “magnum” dal cilindro. Dietro spazio alle Williams, alle temibili Toro Rosso, alle Force India, alle Red Bull ed anche alle McLaren (sì, giochiamo col fuoco), che data l’atmosfera notturna potrebbero rientrare nella Top 10. Saranno quindi queste cinque scuderie a giocarsi i restanti punti in palio e ci aspettiamo una gara non meno avvincente di quella australiana.

Circuito

Nome: Bahrain International Circuit.

Luogo: Manama, Sakir, Bahrain.

Costruzione: Il complesso è stato costruito in tempi record nei primi mesi del 2004 dopo che nel 2002 il Bahrain aveva firmato un accordo con Ecclestone per ospitare a lungo termine un gran premio di Formula 1. I Costi di costruzione sono stati stimati attorno ai 150 milioni di dollari e anche questo è quasi un record. Il complesso progettato dall’architetto Hermann Tilke presenta numerosi collegamenti tra varie parti del circuito in modo che si possano utilizzare diversi layout della pista. Le tribune, seppur in ottima posizione, possono ospitare appena 50.000 spettatori, e oltretutto non si raggiunge mai questa cifra. La carreggiata è molto ampia e le curve possono essere affrontate con varie traiettorie: tutto ciò facilita la manovra di sorpasso e rende questa pista una delle migliori progettate dall’architetto tedesco. L’entrata ai box è situata direttamente sul rettilineo principale, particolarità esclusiva di questa pista e di Monza, in quanto, di solito, è posta appena prima dell’ultima curva.

Distanza a giro: 5,412km.

Numero di curve: 15, nove a destra e sei a sinistra.

Senso di marcia: orario.

Dati Tecnici:

Carico Aerodinamico: Basso Medio Alto
Apertura del Gas: 59% del giro.
Consumo di Carburante al Giro: 1,76 kg/giro.
Velocità Massima: 340 km/h
Possibilità di Safety Car: 20%
Tempo di percorrenza della pit lane con sosta: 24 secondi.
Possibilità di Sorpasso: Facile Medio Difficile
Vincitori dalla Pole Position: 5 su 11 edizioni in questo tracciato.
Peggior Posizione di Partenza per un Vincitore: quarto (Button 2009 – Alonso 2006)

Particolarità del Tracciato: su questa pista il carico aerodinamico richiesto deve soddisfare un buon compromesso tra i lunghi rettilinei e le curve veloci, e sta quindi al pilota decidere cosa privilegiare in funzione del proprio stile di guida. La sabbia portata sulla pista dal vento può essere un problema non indifferente, con i piloti costretti a rimanere ben in traiettoria per evitare di perdere aderenza. Questa pista è particolarmente severa con il cambio, il quale in un solo giro è chiamato a sopportare ben 95 sollecitazioni, per un totale di 5.415 cambi di marcia nell’arco di tutta la gara. La media oraria di questa pista è di circa 200km/h.

Freni:

Categoria di Circuito: Light Medium Hard
Numero di Frenate: 8
Tempo Speso in Frenata: 20% del giro.
Energia Dissipata in Frenata Durante il Gp: 130 kWh
Carico Totale sul Pedale del Freno durante il Gp: 56.316 kg
Frenata più Impegnativa: la prima staccata, alla curva uno.

Gomme:

Gomme 2016: Ultrasoft Supersoft Soft Medium Hard
Stress per le Gomme 1 2 3 4 5
Sollecitazioni Laterali 1 2 3 4 5
Abrasività Asfalto 1 2 3 4 5
Grip Asfalto 1 2 3 4 5
Numero totale di Pit 2015: 42
Strategia Vincente 2015: Soft -> Pit Lap 15 Soft -> Pit Lap 33 Medium (Hamilton)
Stint più Lunghi 2015: Soft 21 Giri (Ricciardo-Alonso) – Medium 32 Giri (Massa)

Zona DRS: rettilineo tra curva 10 e curva 11 (con detection point prima della curva 10). Rettilineo dei box (tra curva 15 e curva 1, con detection point prima della curva 14).

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2013: vengono confermate le penalità a Mark Webber ed Esteban Gutiérrez, rispettivamente di tre e cinque posizioni d’arretramento in griglia, per i fatti svoltisi nel precedente GP di Cina. Nelle prime prove del venerdì il più veloce è Felipe Massa (Ferrari), nella seconda sessione è invece Kimi Räikkönen (Lotus – Renault) ad imporsi; nelle terze prove libere del sabato mattina, infine, è Fernando Alonso (Ferrari) a stampare il giro veloce. Al termine delle qualifiche è tuttavia Nico Rosberg (Mercedes) ad agguantare la pole position (la seconda in carriera), compiendo al primo giro un tempo che non verrà battuto ne da Sebastian Vettel (RBR-Renault) ne da Alonso. Gara: Vettel dopo due giri si porta in testa imponendo un ritmo impressionante, dietro di lui Alonso e Rosberg, con il tedesco che tre giri più tardi si farà sorpassare anche da Paul Di Resta (Force India – Mercedes). Intano problemi all’ala DRS per Fernando Alonso: fermatosi una prima volta per poterla sistemare, si riapre in modo anomalo il giro seguente, con conseguente perdita di carico in curva; lo spagnolo riuscirà comunque a concludere con un’eroica settima posizione. intanto tra decimo ed undicesimo giro i primi effettuano il primo pit-stop, con Vettel sempre al comando davanti a Räikkönen, Webber, Rosberg, Button, Massa e Grosjean. Intorno al 42° passaggio abbiamo ancora il tedesco primo seguito da Kimi, mentre terzo è Di resta e quarto un arrembante Grosjean, che poco prima aveva sorpassato Webber. Negli ultimi giri soltanto Hamilton (McLaren – Mercedes) risale fino al quinto posto, mentre le prime tre posizioni non cambiano. Stranamente si ha lo stesso podio dell’edizione precedente, cosa avvenuta soltanto altre due volte nella storia della Formula Uno.

Edizione 2014: Lewis Hamilton (Mercedes) mette subito pressione a tutti, specialmente al compagno di squadra Nico Rosberg, facendo segnare il migliore giro in tutte e tre le prove libere; Fernando Alonso (Ferrari) terzo nella prima e seconda fase mentre nella FP3 è Sergio Pérez quello dietro le due Mercedes . In qualifica però ad ottenere la pole è Rosberg, che stampa il giro veloce in 1’33’’185 al termine della Q3 e con Hamilton che prova a replicare ma al secondo tentativo sbaglia e si accontenta della seconda piazza. Terzo è Daniel Ricciardo che però è costretto a retrocedere di 10 posizioni per una sanzione decisa nel Gran Premio precedente. Gara: al via Hamilton riesce a sorpassare Rosberg e tenere a bada i suoi ripetuti attacchi lungo il primo giro, mentre dietro di loro si installa Felipe Massa, autore di una bella partenza. Seguono quindi  Sergio Pérez, Valtteri Bottas, Jenson Button, Fernando Alonso, Nico Hülkenberg e Kimi Räikkönen. Al quinto giro “Hulk” passa Alonso, poi Button ed infine Bottas, mentre Pérez sorpassa Massa. Al 18° passaggio Rosberg ricomincia ad attaccare il compagno di squadra per la leadership ma non riesce nel suo intento, dovendo così aspettare che l’inglese rientri per il suo pit-stop al 20° giro per rimanere in testa, sebbene sia solo per due giri. Dopo il primo pit le due Williams sono nuovamente avanti alle Force India, il cui passo è però migliore: al 28° passaggio Massa viene passato prima da Sergio e poi da Nico. Alla 38a tornata la situazione è: Hamilton, Rosberg, Pérez, Hülkenberg, Bottas, Alonso, Button, Ricciardo, Vettel e Massa. Al 40 giro subentra la safety car a seguito di un contatto tra Pastor Maldonado ed Esteban Gutiérrez, rimane sul tracciato per 6 giri. Al 50° giro Ricciardo sorpassa prima il compagno di squadra Vettel e poi Hülkenberg. Al 57° passaggio viene sbandierata la bandiera a scacchi: Hamilton vince davanti a Rosberg ed un incredibile Sergio Pérez che riporta la Force India sul podio dopo 5 anni.

Edizione 2015: la gara, quarto appuntamento del mondiale, si corre per la seconda volta in notturna, con il via quando ormai il Sole è al tramonto. Con 26 anni, 9 mesi e 10 giorni è il GP con l’età media dei piloti più bassa dell’intera storia della Formula 1. Venerdì: nelle FP1 sono le Ferrari a dettare il passo, con Kimi Räikkönen davanti a Sebastian Vettel, terzo Valtteri Bottas su Williams – Mercedes. Nelle FP2 si rifanno sotto invece le Frecce d’Argento, con Nico Rosberg più veloce del compagno di squadra Lewis Hamilton. Nelle FP3 del sabato, infine, è Hamilton a far segnare il giro più veloce davanti Vettel e Nico. Qualifiche: Lewis Hamilton mostra sin da subito la sua superiorità quando nel Q1 è il primo pilota a scendere sotto il muro del minuto e 34 secondi. In Q2 va ancora più forte e gira in 1’32’’669, nove decimi più veloce di Räikkönen che è secondo. Nell’ultima fase, ossia nel Q3, è Vettel a prendere il comando riuscendo a prevalere su Rosberg e Kimi, ma sempre Lewis Hamilton stampa il giro pole in 1’32’’571. Gara: al via Hamilton è al comando seguito dalle due Ferrari mentre Rosberg è quarto, ma non ci vuole molto prima che completi l’uno-due Mercedes, superando al quarto ed ottavo giro i due piloti della Rossa. Vettel è il primo a rientrare al 13° passaggio e ciò gli consente di ritrovarsi davanti a Rosberg tre giri dopo, mentre Räikkönen aspetta la 17ª tornata per montare ancora gomme medie. la sua strategia viene premiata in quanto riesce a stare in testa al GP fino al giro 40, quando Hamilton lo passa. Il finlandese si ferma subito e monta a questo punto le soft, un vantaggio dato che tutti gli altri piloti ora hanno le medie. Rimontando sul duo Mercedes riesce a soffiare la seconda posizione a Rosberg dopo un’errore alla prima staccata di quest’ultimo. Dopo 57 giri Hamilton conquista la 36ª vittoria in carriera davanti al ferrarista ed a Rosberg.

Migliore Edizione Per Gli Autori:

Edizione 2010: viene scelta la conformazione più lunga del tracciato, denominata Endurance, con lunghezza di 6.299 km; il numero di giri viene così ridotto a 49. Tra le novità il primo sistema di punteggio che premia maggiormente il vincitore e consegnare punti ai primi 10; inoltre viene vietato il rifornimento di carburante durante le fasi di gara. Tre piloti si alternano nelle prime posizioni delle prove libere, rispettivamente Adrian Sutil (Force India – Mercedes), Nico Rosberg (Mercedes GP) e Fernando Alonso (Ferrari). Il sabato pomeriggio, al termine della Q3, è Sebastian Vettel (RBR – Renault) a conquistare la pole position, seguito dal duo Ferrari  con Felipe Massa davanti al compagno di scuderia. Gara: Vettel scatta bene, mentre dietro Alonso supera Massa e Rosberg Hamilton, portandosi quarto. Nelle retrovie si susseguono i ritiri a causa di alcuni avvallamenti nel terreno, ne fanno le spese Chandhok e Di Grassi, Petrov, Glock e Bruno Senna. Non avvengono eventi particolari fino al 34° giro, quando si rompe uno degli scarichi della vettura di Vettel, costringendo il tedesco a rallentare e far passare così le due Ferrari, le uniche ad avere un passo gara simile; negli ultimi giri Vettel dovrà cedere anche a Lewis Hamilton (McLaren – Mercedes), giungendo così quarto. Così finisce dopo 49 giri, con una doppietta Ferrari ed Hamilton terzo, mentre il rientrante e pluricampione del mondo Schumacher, a bordo della Mercedes GP, giunge sesto.

Migliore Edizione Per I Lettori:

Edizione 2004: sul circuito completato due settimane prima dell’evento e disegnato da Hermann Tilke si svolge la prima edizione del Gran Premio del Bahrain. Nelle prime prove libere del venerdì è Michael Schumacher (Ferrari) il più veloce, seguito dal compagno di squadra Rubens Barrichello che è poi primo nella seconda sessione delle libere. Infine nella terza fase il tempo più basso è fatto segnare da Jenson Button su BAR – Honda. In qualifica è comunque il duo Ferrari ad impadronirsi della prima fila, con il tedesco davanti al brasiliano di 4 decimi mentre dietro loro le due Williams motorizzate BMW di Ralf Schumacher e Juan Pablo Montoya erano pronte a dar battaglia al via. La domenica mattina, poche ore prima della gara, scese però la pioggia – fatto insolito data la geografia del paese – che portò ad un abbassamento delle temperature di aria ed asfalto. Ciò andò tutto a beneficio dei gommati Bridgestone, essendo meno performanti delle Michelin sulle piste calde. I piloti del cavallino partono bene, conquistando dopo pochi giri alcuni secondi di vantaggio sul resto del gruppo. Dietro intanto il più giovane dei fratelli Schumacher è in battaglia con la Honda di Sato: in uno scambio di traiettoria i due vengono a contatto ed il tedesco ha la peggio, danneggiando il musetto e dovendo così rientrare ai box per sostituirlo. Nel frattempo salta il propulsore Mercedes sulla monoposto di Räikkönen per la terza gara consecutiva. Non si rilevarono altri particolari sorpassi fino al 49° passaggio, quando la Williams di Montoya cominciò ad avere noie al cambio, costringendo il colombiano al ritiro ad un solo giro dal termine. Così fu doppietta Ferrari con Schumacher (terza vittoria di fila) davanti a Barrichello e Jenson Button sul terzo gradino del podio.

RECORD

Giro prova: 1:30.139 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Giro gara: 1:30.252 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Distanza: 1h28:34.875 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 3 – F Alonso
Vittorie team: 4 – Ferrari
Pole pilota: 2 – M Schumacher, S Vettel, N Rosberg
Pole team: 3 – Ferrari, Mercedes
Migliori giri pilota: 3 – N Rosberg
Migliori giri team: 3 – Ferrari
Podi pilota: 6 – K Raikkonen
Podi team: 10 – Ferrari

Albo d’oro

  1. 2004 M Schumacher – Ferrari
  2. 2005 F Alonso – Renault
  3. 2006 F Alonso – Renault
  4. 2007 F Massa – Ferrari
  5. 2008 F Massa – Ferrari
  6. 2009 J Button – Brawn GP Mercedes
  7. 2010 F Alonso – Ferrari
  8. 2012 S Vettel – Red Bull Renault
  9. 2013 S Vettel – Red Bull Renault
  10. 2014 L Hamilton – Mercedes
  11. 2015 L Hamilton – Mercedes

Matteo Bramati, Andrea Villa.

Fonti: Brembo, Pirelli.

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