Gran Premio del Bahrain 2015, Sakhir: Anteprima e Orari del Weekend

Quarto appuntamento del Mondiale

Gran Premio del Bahrain 2015, Sakhir: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Venerdì 17 Aprile

Libere 1: 13:00-14:30 (Sky Sport F1 HD)

Libere 2: 17:00-18:30 (Sky Sport F1 HD)

Sabato 18 Aprile

Libere 3: 14:00-15:00 (Sky Sport F1 HD)

Qualifiche: 17:00-18:00 (Sky Sport F1 HD)

Domenica 19 Aprile

Gara: 17:00  ̶  57 giri  ̶  308,238km (Sky Sport F1 HD)

* tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Bahrain c’è un’ora di differenza.

Diretta:  SKY Sport F1 HD (differita integrale del gran premio su canali Rai: per maggiori informazioni giovedì sera pubblicheremo l’anteprima flash con orari aggiornati)

Gara Precedente

“Neanche il tempo di scrivere le pagelle del Gran Premio della Cina che ci ritroviamo subito a dovere introdurre il quarto appuntamento del mondiale. Prima gara notturna della stagione, se rispecchierà quello successo lo scorso anno sarà veramente qualcosa di spettacolare. E speriamo proprio che ci possa essere finalmente un duello tra i due piloti della Mercedes, perché altrimenti la strada imboccata da Rosberg in queste prime gare sembra senza uscita. Una battaglia tra le due vetture leader potrebbe favorire chi, rincorrendo cerca disperatamente un errore degli strafavoriti tedeschi: la Ferrari. Anche in Cina a rincorrere, la rossa ha conquistato un terzo e quarto posto che hanno fatto ben sperare, ma che dichiarano ancora apertamente l’inferiorità netta tra le due monoposto, nonostante il prodigioso passo avanti fatti dal team di Maranello. Poi arrivano gli altri: le Williams, nella terra di mezzo tra i più forti e il gruppone, le Lotus, che in Cina hanno fatto ben sperare, Maldonado a parte. In grande crisi Redbull e Tororosso, entrambi per diversi motivi. Chissà se il caldo secco del deserto del Bahrain porterà loro maggior fortuna.” M.B.

Pronostico

“Le Mercedes partiranno ancora una volta con il favore dei pronostici, ma la vera questione è: Lewis o Nico? Da quanto sinora evinto l’inglese pare in una forma smagliante mentre il tedesco pecca di grinta agonistica quando sono il piede sul pedale e le mani sul volante a parlare. La Ferrari dal canto suo potrebbe portare qualche zizzania tra i due se arriveranno i nuovi aggiornamenti da Maranello, ma per poter lottare ad armi pari occorrerà ancora un po’ di pazienza. Le Williams non paiono quasi più quelle dell’anno scorso e potrebbero fare un’ennesima gara a parte, staccate dai quattro già citati e tenendo a loro volta distante il resto del gruppo. Tra Toro Rosso e Sauber potrebbe scaturire un’interessante lotta dato il livello di prestazioni simile tra le scuderie, con la Lotus che potrebbe inserirsi nella lotta. Red Bull, Force India e McLaren invece hanno ancora tanti problemi da risolvere e puntare a parti alte della classifica è molto difficile per loro, al momento.” A.V.

Circuito

Nome: Bahrain International Circuit.

Luogo: Manama, Sakir, Bahrain.

Costruzione: Il complesso è stato costruito in tempi record nei primi mesi del 2004 dopo che nel 2002 il Bahrain aveva firmato un accordo con Ecclestone per ospitare a lungo termine un gran premio di Formula 1. I Costi di costruzione sono stati stimati attorno ai 150 milioni di dollari e anche questo è quasi un record. Il complesso progettato dall’architetto Hermann Tilke presenta numerosi collegamenti tra varie parti del circuito in modo che si possano utilizzare diversi layout della pista. Le tribune, seppur in ottima posizione, possono ospitare appena 50.000 spettatori, e oltretutto non si raggiunge mai questa cifra. La carreggiata è molto ampia e le curve possono essere affrontate con varie traiettorie: tutto ciò facilita la manovra di sorpasso e rende questa pista una delle migliori progettate dall’architetto tedesco. L’entrata ai box è situata direttamente sul rettilineo principale, particolarità esclusiva di questa pista e di Monza, in quanto, di solito, è posta appena prima dell’ultima curva.

Distanza a giro: 5,412km.

Numero di curve: 15, 9 a destra e 6 a sinistra.

Senso di marcia: orario.

3 Migliori Parti: curva 1: una stretta curva a gomito dopo un lunghissimo rettilineo lungo il quale è possibile attivare l’ala mobile. La violenta frenata è senz’altro il miglior punto per sorpassare, anche se il successo della manovra non è del tutto scontato. Da ben oltre i 300km/h si passa a circa 60km/h addirittura in prima marcia. Alla partenza può essere un letale collo di bottiglia per i piloti meno reattivi e pronti ad evitare gli incidenti e le toccatine. Curve 5,6,7: la parte più tecnica del tracciato: qui c’è poco da infilarsi in due. Chi è davanti passa. Si tratta di tre curve a breve distanza da percorrere tutte all’incirca a 200km/h passando alla sesta marcia alla quarta e poi uscendo dalla sette a gas spalancato salendo in quinta. È uno dei punti dove i top driver fanno la differenza. Curva 11: da affrontare un po’ come la parabolica di Monza: stretti in entrata e larghi in uscita, senza esagerare troppo, visto il repentino cambio di direzione sella successiva curva 12. Dalla settima/ottava marcia alla quarta, non si tratta però di una violentissima decelerazione, dato che il rettilineo precedente non permette ai piloti di spingere al massimo la vettura.

Stress Meccanico: la sabbia trasportata dal vento mette a dura prova l’aderenza della vettura, e il caldo secco e le alte forze longitudinali affaticano molto le coperture. Questo tracciato è di categoria Hard per i freni. Le otto frenate sottopongono il pilota ad una decelerazione media di 4.1G. L’impianto frenante è utilizzato per ben il 17% del giro e le staccate più dure sono quelle della curva 1, 11 e 14. La prima frenata è tra le più lunghe (2,95 secondi) e più brusche (-250km/h) del mondiale. Il pilota in questo punto preme sul pedale del freno con 119kg ed è sottoposto ad una forza decelerante pari a 5G. Lungo tutta la durata di una gara, ogni singola vettura sviluppa una potenza frenante di 158kWh.

Scelta Gomme: PZERO YELLOW SOFT e PZERO WHITE MEDIUM.

Zona DRS: rettilineo tra curva 10 e curva 11 (con detection point prima della curva 10). Rettilineo dei box (tra curva 15 e curva 1, con detection point prima della curva 14).

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2012: ancora parecchie controversie date dalle difficoltà politiche del paese, tuttavia il 28 marzo Ecclestone confermò l’evento. Al termine delle prime prove libere è Lewis Hamilton (McLaren – Mercedes) a far segnare il tempo migliore, mentre nelle seconde e terze prove libere il più veloce è Nico Rosberg (Mercedes). In qualifica è invece Sebastian Vettel (RBR-Renault) ad agguantare la pole position (la 31° in carriera), strappata in extremis a Lewis Hamilton; completano la seconda fila i rispettivi compagni di squadra Mark Webber e Jenson Button. Gara: scattano bene i primi tre, inseguiti dalla Lotus di Romain Grosjean e dalla Ferrari di Fernando Alonso, autore di un’ottima partenza. Nei giri successivi sono le due Lotus a monopolizzare l’attenzione: Grosjean si porta in seconda posizione, da dietro Räikkönen sorpassa Button, Alonso e Massa. Dopo la prima tornata di pit-stop la classifica è:  Vettel, Grosjean, Räikkönen, Webber, Button, Hamilton, Alonso, Rosberg e Massa. Seguono altri due pit-stop nell’arco dei 57 giri previsti, in cui Hamilton perde posizioni per problemi tecnici. Davanti la situazione però non cambia, con Vettel che va a cogliere la sue ventiduesima vittoria in Formula Uno, seguito da Räikkönen – che negli ultimi giri tenta invano di attaccare il tedesco – e da Grosjean; è questo il primo podio per il francese nel mondiale, mentre l’ultimo suo connazionale fu Jean Alesi nel GP del Belgio 1998.

Edizione 2013: vengono confermate le penalità a Mark Webber ed Esteban Gutiérrez, rispettivamente di tre e cinque posizioni d’arretramento in griglia, per i fatti svoltisi nel precedente GP di Cina. Nelle prime prove del venerdì il più veloce è Felipe Massa (Ferrari), nella seconda sessione è invece Kimi Räikkönen (Lotus – Renault) ad imporsi; nelle terze prove libere del sabato mattina, infine, è Fernando Alonso (Ferrari) a stampare il giro veloce. Al termine delle qualifiche è tuttavia Nico Rosberg (Mercedes) ad agguantare la pole position (la seconda in carriera), compiendo al primo giro un tempo che non verrà battuto ne da Sebastian Vettel (RBR-Renault) ne da Alonso. Gara: Vettel dopo due giri si porta in testa imponendo un ritmo impressionante, dietro di lui Alonso e Rosberg, con il tedesco che tre giri più tardi si farà sorpassare anche da Paul Di Resta (Force India – Mercedes). Intano problemi all’ala DRS per Fernando Alonso: fermatosi una prima volta per poterla sistemare, si riapre in modo anomalo il giro seguente, con conseguente perdita di carico in curva; lo spagnolo riuscirà comunque a concludere con un’eroica settima posizione. intanto tra decimo ed undicesimo giro i primi effettuano il primo pit-stop, con Vettel sempre al comando davanti a Räikkönen, Webber, Rosberg, Button, Massa e Grosjean. Intorno al 42° passaggio abbiamo ancora il tedesco primo seguito da Kimi, mentre terzo è Di resta e quarto un arrembante Grosjean, che poco prima aveva sorpassato Webber. Negli ultimi giri soltanto Hamilton (McLaren – Mercedes) risale fino al quinto posto, mentre le prime tre posizioni non cambiano. Stranamente si ha lo stesso podio dell’edizione precedente, cosa avvenuta soltanto altre due volte nella storia della Formula Uno.

Edizione 2014: Lewis Hamilton (Mercedes) mette subito pressione a tutti, specialmente al compagno di squadra Nico Rosberg, facendo segnare il migliore giro in tutte e tre le prove libere; Fernando Alonso (Ferrari) terzo nella prima e seconda fase mentre nella FP3 è Sergio Pérez quello dietro le due Mercedes . In qualifica però ad ottenere la pole è Rosberg, che stampa il giro veloce in 1’33’’185 al termine della Q3 e con Hamilton che prova a replicare ma al secondo tentativo sbaglia e si accontenta della seconda piazza. Terzo è Daniel Ricciardo che però è costretto a retrocedere di 10 posizioni per una sanzione decisa nel Gran Premio precedente. Gara: al via Hamilton riesce a sorpassare Rosberg e tenere a bada i suoi ripetuti attacchi lungo il primo giro, mentre dietro di loro si installa Felipe Massa, autore di una bella partenza. Seguono quindi  Sergio Pérez, Valtteri Bottas, Jenson Button, Fernando Alonso, Nico Hülkenberg e Kimi Räikkönen. Al quinto giro “Hulk” passa Alonso, poi Button ed infine Bottas, mentre Pérez sorpassa Massa. Al 18° passaggio Rosberg ricomincia ad attaccare il compagno di squadra per la leadership ma non riesce nel suo intento, dovendo così aspettare che l’inglese rientri per il suo pit-stop al 20° giro per rimanere in testa, sebbene sia solo per due giri. Dopo il primo pit le due Williams sono nuovamente avanti alle Force India, il cui passo è però migliore: al 28° passaggio Massa viene passato prima da Sergio e poi da Nico. Alla 38a tornata la situazione è: Hamilton, Rosberg, Pérez, Hülkenberg, Bottas, Alonso, Button, Ricciardo, Vettel e Massa. Al 40 giro subentra la safety car a seguito di un contatto tra Pastor Maldonado ed Esteban Gutiérrez, rimane sul tracciato per 6 giri. Al 50° giro Ricciardo sorpassa prima il compagno di squadra Vettel e poi Hülkenberg. Al 57° passaggio viene sbandierata la bandiera a scacchi: Hamilton vince davanti a Rosberg ed un incredibile Sergio Pérez che riporta la Force India sul podio dopo 5 anni.

Migliore Edizione Per Gli Autori:

Edizione 2010: viene scelta la conformazione più lunga del tracciato, denominata Endurance, con lunghezza di 6.299 km; il numero di giri viene così ridotto a 49. Tra le novità il primo sistema di punteggio che premia maggiormente il vincitore e consegnare punti ai primi 10; inoltre viene vietato il rifornimento di carburante durante le fasi di gara. Tre piloti si alternano nelle prime posizioni delle prove libere, rispettivamente Adrian Sutil (Force India – Mercedes), Nico Rosberg (Mercedes GP) e Fernando Alonso (Ferrari). Il sabato pomeriggio, al termine della Q3, è Sebastian Vettel (RBR – Renault) a conquistare la pole position, seguito dal duo Ferrari  con Felipe Massa davanti al compagno di scuderia. Gara: Vettel scatta bene, mentre dietro Alonso supera Massa e Rosberg Hamilton, portandosi quarto. Nelle retrovie si susseguono i ritiri a causa di alcuni avvallamenti nel terreno, ne fanno le spese Chandhok e Di Grassi, Petrov, Glock e Bruno Senna. Non avvengono eventi particolari fino al 34° giro, quando si rompe uno degli scarichi della vettura di Vettel, costringendo il tedesco a rallentare e far passare così le due Ferrari, le uniche ad avere un passo gara simile; negli ultimi giri Vettel dovrà cedere anche a Lewis Hamilton (McLaren – Mercedes), giungendo così quarto. Così finisce dopo 49 giri, con una doppietta Ferrari ed Hamilton terzo, mentre il rientrante e pluricampione del mondo Schumacher, a bordo della Mercedes GP, giunge sesto.

Migliore Edizione Per I Lettori:

Edizione 2004 (49%): sul circuito completato due settimane prima dell’evento e disegnato da Hermann Tilke si svolge la prima edizione del Gran Premio del Bahrain. Nelle prime prove libere del venerdì è Michael Schumacher (Ferrari) il più veloce, seguito dal compagno di squadra Rubens Barrichello che è poi primo nella seconda sessione delle libere. Infine nella terza fase il tempo più basso è fatto segnare da Jenson Button su BAR – Honda. In qualifica è comunque il duo Ferrari ad impadronirsi della prima fila, con il tedesco davanti al brasiliano di 4 decimi mentre dietro loro le due Williams motorizzate BMW di Ralf Schumacher e Juan Pablo Montoya erano pronte a dar battaglia al via. La domenica mattina, poche ore prima della gara, scese però la pioggia – fatto insolito data la geografia del paese – che portò ad un abbassamento delle temperature di aria ed asfalto. Ciò andò tutto a beneficio dei gommati Bridgestone, essendo meno performanti delle Michelin sulle piste calde. I piloti del cavallino partono bene, conquistando dopo pochi giri alcuni secondi di vantaggio sul resto del gruppo. Dietro intanto il più giovane dei fratelli Schumacher è in battaglia con la Honda di Sato: in uno scambio di traiettoria i due vengono a contatto ed il tedesco ha la peggio, danneggiando il musetto e dovendo così rientrare ai box per sostituirlo. Nel frattempo salta il propulsore Mercedes sulla monoposto di Räikkönen per la terza gara consecutiva. Non si rilevarono altri particolari sorpassi fino al 49° passaggio, quando la Williams di Montoya cominciò ad avere noie al cambio, costringendo il colombiano al ritiro ad un solo giro dal termine. Così fu doppietta Ferrari con Schumacher (terza vittoria di fila) davanti a Barrichello e Jenson Button sul terzo gradino del podio.

RECORD

Giro prova: 1:30.139 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Giro gara: 1:30.252 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Distanza: 1h28:34.875 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 3 – F Alonso
Vittorie team: 4 – Ferrari
Pole pilota: 2 – M Schumacher, S Vettel, N Rosberg
Pole team: 3 – Ferrari
Migliori giri pilota: 2 – S Vettel, N Rosberg
Migliori giri team: 3 – Ferrari
Podi pilota: 5 – K Raikkonen
Podi team: 9 – Ferrari

Albo d’oro

  1. 2004 M Schumacher – Ferrari
  2. 2005 F Alonso – Renault
  3. 2006 F Alonso – Renault
  4. 2007 F Massa – Ferrari
  5. 2008 F Massa – Ferrari
  6. 2009 J Button – Brawn GP Mercedes
  7. 2010 F Alonso – Ferrari
  8. 2012 S Vettel – Red Bull Renault
  9. 2013 S Vettel – Red Bull Renault
  10. 2014 L Hamilton – Mercedes

Andrea Villa, Matteo Bramati.

Fonti: Brembo, Pirelli.

 

 

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