Gran Premio degli Stati Uniti 2014, Austin: Anteprima e Orari del Weekend

Gran Premio degli Stati Uniti 2014, Austin: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Venerdì 31 Ottobre

Libere 1: 16:00-17:30 (Sky Sport F1 HD)

Libere 2: 20:00-21:30 (Sky Sport F1 HD)

Sabato 1 Novembre

Libere 3: 16:00-17:00 (Sky Sport F1 HD)

Qualifiche: 19:00 (Sky Sport F1 HD)

Domenica  2 Novembre

Gara: 21:00   ̶   56giri  ̶   308,405km (Sky Sport F1 HD)

* tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Texas ci sono 7 ore di differenza.

Gara Precedente

Podio:

Lewis Hamilton: poker, come pochi altri. Lewis Hamilton è arrivato alla quarta vittoria consecutiva in quel della Russia. Una vittoria senz’altro meritata, e cercata fin da subito con la Pole del sabato. Al via cerca subito di bloccare Rosberg riuscendo a fargli commettere un gravissimo errore alla cura 2. Da lì in poi è una gara in solitaria, si potrebbe dire alla “Vettel” delle scorse stagioni ovviamente. Non ottiene il giro veloce, saggiamente, visto che preferisce portare a casa una vittoria facile piuttosto che un ritiro amaro volendo strafare. I 18 punti di vantaggio sul finale a 3 gare dal termine non sono comunque una certezza, anche e specialmente alla luce del fatto che l’ultima gara di Abu Dhabi varrà doppio punteggio. Tra il primo e il secondo classificato, in quell’occasione, vi saranno quindi ben 16 punti di distacco.

Nico Rosberg: Forse non sarà stata spettacolare come certe rimonte di Hamilton tuttavia c’è da dire che ha fatto la sua bella gara. Dal secondo giro in poi. La seconda staccata è stato un disastro. Un grave errore che lo ha fatto scalare ulteriormente dalla classifica del mondiale, limitando i danni solo grazie alla sua bravura e alla velocità della Mercedes. Nico ora non potrà più permettersi alcun errore nelle prossime gare, e forse dovrà sperare ancora che il fato sia dalla sua parte. Ricordiamoci che le Mercedes non sono indistruttibili. Per entrambi i piloti.

Valterri Bottas: Finalmente ritroviamo il giovane finlandese sul podio. Mancava da un po’ di gare, ma finalmente è riuscito a mettere insieme un bel weekend. Certo, al sabato senza quell’errore nell’ultimo settore, forse avrebbe potuto puntare a qualcosa di meglio, tuttavia con questo risultato è riuscito comunque a scavalcare di nuovo il pilota spagnolo nella classifica mondiale. Sembra che manchi solamente la vittoria al team Williams, che sulla carta sarebbe anche più lento e meno competitivo della Red Bull e invece ha raccolto molte meno vittorie. Chissà se nelle prossime tre gare vedremo una tuta Martini sul gradino più alto del podio

1 Top:

McLaren: Quarto e quinto sono un risultato per cui Ron Dennis può ritenersi estremamente soddisfatto. Davanti a RedBull e Ferrari e soprattutto alle Force India, vetture con le quali stanno combattendo per il titolo costruttori. Per entrambi i piloti è stata una gara con poche emozioni, ma pur sempre solida e concreta nel risultato finale. Questa volta Magnussen è riuscito a fare una gara senza troppi contatti.

1 Flop:

Daniil Kvyat: un’ecatombe la sua gara. Ottima la qualifica, quello sì, ma puntare tutto sul risultato del sabato va bene fino ad un certo punto. Emozione? Ansia da prestazione? Il giovane Russo ha perso posizioni dall’inizio a fine gara, e sembrava veramente poco a suo agio in vettura. Sicuramente l’anno prossimo il giovane russo potrà raccogliere più soddisfazioni e più punti, sempre ammesso che torni a guidare come ad inizio anno.

Circuito

Nome: Circuit of the Americas.

Luogo: Wandering Ceek, Austin, Texas, USA.

Costruzione: i lavori di costruzione delle pista sono iniziati nel 2011, e vennero terminati nel 2012. Il tracciato è stato progettato da Hermann Tilke, posto all’interno di un complesso con numerose attrazioni quali una pista per auto e moto, un club automobilistico, un kartodromo, uno spazio per eventi, una torre e una zona per i camper.

Distanza a giro: 5,513km

Numero di curve: 20

Senso di marcia: antiorario

3 Migliori Curve: curva 1: assai particolare, l’apice si trova a 40 metri di dislivello dal rettilineo. È in pratica in cima ad una salita: è difficile trovate il punto di staccata e quello di inserimento. Curva 12: si trova alla fine di un lungo rettilineo, dove solitamente è posizionata la zona DRS: è il miglior punto dove tentare dei sorpassi, vista la violenta staccata da affrontare in entrata. Curve 16, 17, 18: che vanno a formare un’unica curva in stile Istanbul. Il punto di corda va preso sulla seconda di queste tre curva, da fare in piena accelerazione: questa particolare caratteristica comporta una grande accelerazione laterale.

Stress Meccanico: le alte temperature riducono la prestanza delle gomme, così come sia i lunghi curvoni da affrontare ad alta velocità, sia il tratto più lento che richiede più trazione ai pneumatici posteriori. I freni non sono eccessivamente stressati, vengono utilizzati per il 13% del giro. Da notare però la staccata della curva 12, la più dispendiosa di energia di tutto il campionato.

Scelta Gomme: PZERO WHITE MEDIUM e PZERO YELLOW SOFT

Zona DRS: sul rettilineo principale, tra la curva 20 e la curva 1 con detection point posto appena dopo la curva 19. Sul rettilineo tra la curva 11 e la curva 12 con detection point posto appena prima della curva 11.

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2007: nonostante Hamilton non abbia mai corso sul tracciato americano ottiene per la seconda volta consecutiva pole e vittoria. Deve però contenere il compagno di squadra Fernando Alonso che per tutta la durata della gara tenta il sorpasso e che a fine gara giunge ad un secondo e mezzo. Le Ferrari arrivano subito dietro con Massa che precede Räikkönen. A punti l’esordiente Sebastian Vettel, ottavo, che sostituisce l’infortunato Kubica. Con questo risultato Vettel diventa il più giovane pilota ad ottenere punti in un mondiale di Formula 1; vanno a punti anche Kovalainen con la Renault, Trulli con la Toyota e Mark Webber con la Red Bull. Dopo questo Gran Premio la McLaren domina entrambe le classifiche (Piloti e Costruttori), con Hamilton primo nella classifica piloti a 58 punti, secondo Alonso con 48, terzo Massa con 39 punti, mentre nel costruttori la Ferrari insegue la casa di Woking a 35 punti.

Edizione 2012: sull’appena inaugurato tracciato di Austin, disegnato da Hermann Tilke, Vettel e la Red Bull dominano le qualifiche, seguito da Hamilton (McLaren – Mercedes). Al via  Vettel mantiene il comando, più dietro ha un buono spunto Fernando Alonso, che partente dalla nona casella si porta in quarta posizione. Grosjean va in testacoda, rovina le gomme, ed è costretto a un pit stop al nono giro. Al 17° passaggio Mark Webber si ritira per un guasto all’alternatore; Alonso scala terzo. Vettel ora conduce su Räikkönen, che non ha ancora cambiato gli pneumatici, poi Lewis Hamilton, Felipe Massa (con gomme vecchie), Alonso e  Button. La classifica, dietro ai primi due, vede nuovamente Alonso terzo, seguito da Räikkönen, Massa, Grosjean e Button. Al trentacinquesimo giro Massa conquista la quarta posizione con un sorpasso su Räikkönen. La testa della classifica cambia al 42º giro quando  Hamilton prende il comando al termine del lungo rettilineo, non lasciando spazio al tedesco che giunge secondo, mentre Alonso è terzo. In questo modo la scuderia Red Bull Racing si aggiudica il titolo costruttori.

Edizione 2013: Felipe Massa annuncia l’ingaggio da parte di Williams per la stagione 2014, correrà al fianco di Valtteri Bottas. Venerdì: nella prima sessione di prove libere Fernando Alonso su Ferrari fa segnare il miglior crono, mentre nelle seconde prove è Sebastian Vettel a stampare il miglior tempo seguito dal compagno di scuderia Mark Webber. Sabato: la mattina le FP3 sono guidate ancora dal duo Red Bull e così è anche in qualifica. Infatti al termine delle Q3 Sebastian Vettel è il poleman seguito da Webber, Grosjean su Lotus – Renault, Nico Hülkenberg su Sauber – Ferrari, Lewis Hamilton su Mercedes, Fernando Alonso, Sergio Pérez con la McLaren, Kovalainen, Bottas e Gutiérrez a chiudere la top 10. Gara: al via scatta bene Vettel, male invece Webber che viene passato da Grosjean ed Hamilton. Safety car in pista dal primo al quinto giro dopo che Sutil finisce contro le barriere disintegrando la monoposto. Al dodicesimo giro Webber si riprende la posizione sorprendendo Hamilton al termine del lungo rettilineo d’arrivo. Intorno al  25° giro tutti i piloti di punta effettuano il regolare pit-stop, tranne Gutiérrez che aveva cambiato durante la safety car e che riesce a recuperare qualche posizione fino a giungere settimo, salvo poi dover rallentare il proprio ritmo a causa dell’eccessiva usura del battistrada. Da dietro Alonso nel frattempo recupera e si pone al quinto posto avvicinandosi al 44° passaggio ad Hamilton, non riuscendo però a sorpassarlo. Anche Webber tenta di raggiungere Grosjean ma invano. Dopo 56 giri la gara si conclude con una cavalcata solitaria di Sebastian Vettel che firma la striscia di vittorie più lunga di sempre. Secondo è Romain Grosjean e terzo Mark Webber.

Migliore Edizione Per Gli Autori:

Edizione 1991: la nuova monoposto McLaren non aveva completato neppure un giro durante i test invernali, tanto che le due vetture da gara vengono completate alle quattro del mattino del venerdì all’interno dei garage. Senna garantisce l’affidabilità della nuova auto, supportata dal nuovo V12 Honda, così avviene: la pole è sua con un secondo di vantaggio sulla Ferrari di Prost. In gara non c’è storia per la prima posizione, Senna costruisce in breve tempo un gran vantaggio sugli inseguitori, costretti a lottare per le altre posizioni senza esclusione di colpi. Dietro a dar spettacolo è soprattutto Patrese, che con la sua Williams tenta di conquistare un podio, fino a quando la marcia si blocca in folle: la monoposto rimane perpendicolare alla pista e viene colpita da Moreno, che perde la ruota anteriore. Nel frattempo Prost, Piquet ed Alesi danno vita ad un gran duello: alla curva quattro il brasiliano supera Jean, che poco dopo è sorpassato anche dal connazionale. Grazie ad un ottimo ingresso Alain sorpassa anche Piquet, conquistando e mantenendo la seconda posizione sino al termine della gara.

Migliore Edizione Per I Lettori:

Di pochissimi voti ecco l’edizione vincitrice scelta da voi lettori sul nostro sondaggio.

Edizione 2000: si torna a correre in territorio americano dopo una lunga pausa, il circuito è stato ricavato all’interno del famoso ovale di Indianapolis. A conquistare la trentesima pole in carriera è Michael Schumacher, che pone dietro di sé le due McLaren di Coulthard e Häkkinen. La domenica si partì con asfalto umido, rendendo difficile scegliere la strategia di gara. Al via Coulthard parte in anticipo, portandosi in testa; nelle retrovie Button urta Trulli: i due rientreranno ai box senza particolari danni, ma saranno costretti al ritiro per motivi diversi. Nei primi giri molti rientrano per cambiare le gomme, ma la strategia si rivela errata: ne approfitta Schumacher che si riporta in testa dopo il drive-through di Coulthard. Ma da dietro Häkkinen rimonta: arriva a quattro secondi dal tedesco, poi il motore Mercedes cede ed è costretto al ritiro. Vince così Schumacher davanti al compagno di squadra Barrichello e ad un arrembante Frentzen con la Jordan – Honda.

Pronostici di F1GrandPrix.it

Pista veloce uguale Mercedes. Questa volta ci aspettiamo però di vedere un duello più divertente con un Rosberg che non perda la testa alla prima curva mandando tutto all’aria. Subito dietro ci aspettiamo le Williams con Valtteri Bottas deciso a commettere sempre meno errori, vedremo se qui in Texas sarà di parola, regalandoci un risultato inaspettato. In Russia parevano risorte anche le due McLaren e qui vedremo se la squadra di Woking avrà trovato un balance giusto per concludere una stagione sottotono. Ferrari e Red Bull rischiano di essere tagliate fuori da una lotta per il gradino più basso del podio, vedremo chi o cosa farà la differenza qui, ma ci si aspetterebbero risultati simili a quelli di Sochi.

RECORD

Giro prova: 1:35.657 – S Vettel (2012)
Giro gara: 1:39.347 – S Vettel (2012)
Distanza: 1h35:55.269 L Hamilton (2012)
Vittorie pilota: 5 – M Schumacher, A Senna
Vittorie team: 10 – Lotus
Pole pilota: 5 – A Senna
Pole team: 10 – Lotus
Migliori giri pilota: 3 – J Clark, M Schumacher, A Senna
Migliori giri team: 9 – Ferrari
Podi pilota: 7 – M Schumacher
Podi team: 21 – Ferrari

Albo d’oro

  1. 1959 B McLaren – Cooper Climax
  2. 1960 S Moss – Lotus Climax
  3. 1961 I Ireland – Lotus Climax
  4. 1962 J Clark – Lotus Climax
  5. 1963 G Hill – BRM
  6. 1964 G Hill – BRM
  7. 1965 G Hill – BRM
  8. 1966 J Clark – Lotus BRM
  9. 1967 J Clark – Lotus Ford
  10. 1968 J Stewart – Matra Ford
  11. 1969 J Rindt – Lotus Ford
  12. 1970 E Fittipaldi – Lotus Ford
  13. 1971 F Cevert – Tyrrel Ford
  14. 1972 J Stewart – Tyrrel Ford
  15. 1973 R Peterson – Lotus Ford
  16. 1974 C Reutemann – Brabham Ford
  17. 1975 N Lauda – Ferrari
  18. 1983 M Alboreto – Tyrrel Ford
  19. 1984 K Rosberg – Williams Honda
  20. 1985 K Rosberg – Williams Honda
  21. 1986 A Senna – Lotus Renault
  22. 1987 A Senna – Lotus Honda
  23. 1988 A Senna – McLaren Honda
  24. 1989 A Prost – McLaren Honda
  25. 1990 A Senna – McLaren Honda
  26. 1991 A Senna – McLaren Honda
  27. 2000 M Schumacher – Ferrari
  28. 2001 M Hakkinen – McLaren Mercedes
  29. 2002 R Barrichello – Ferrari
  30. 2003 M Schumacher – Ferrari
  31. 2004 M Schumacher – Ferrari
  32. 2005 M Schumacher – Ferrari
  33. 2006 M Schumacher – Ferrari
  34. 2007 L Hamilton – McLaren Mercedes
  35. 2012 L Hamilton – McLaren Mercedes
  36. 2013 S Vettel – Red Bull Renault

Matteo Bramati, Andrea Villa

Fonti: Brembo, Pirelli.

 

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