GP Germania: Nostalgia Hockenheim

GP Germania: Nostalgia Hockenheim

Domenica prossima, sul circuito di Hockenheim, si corre il GP di Germania, undicesima prova del Mondiale 2010. Per chi si è avvicinato al mondo della Formula 1 in questi ultimi anni, la pista tedesca rappresenta probabilmente un circuito “comune”, uno dei tanti che caratterizzano la Stagione.

Gli appassionati con qualche anno in più sulle spalle, però, ricordano sicuramente e con un pizzico di nostalgia, la “vecchia” (o forse la vera?) Hockenheim, quella che fino al 2001 ha regalato medie sul giro prossime ai 250 km orari e duelli mozzafiato sul filo dei 340 all’ora.

I piloti si tuffavano ogni giro in rettilinei lunghissimi immersi nella foresta, in una sorta di “ritorno al passato” che rendeva questo Gran Premio assolutamente unico al mondo.

Insieme a quelli di Spa e Monza, questo tracciato completava il trio delle piste più affascinanti, pericolose e veloci dell’intero Mondiale. Tracciati che premiavano i piloti più coraggiosi, tracciati che forse oggi mancano a questa Formula 1.

Oltre che per i suoi rettilinei, Hockenheim è ricordata anche per episodi particolari occorsi durante i Gran Premi disputati sul suo tracciato.

Nel 1994, la Benetton di Jos Verstappen prese fuoco durante il rifornimento di benzina (reintrodotto proprio in quella stagione)

Nel 2000, anno in cui Rubens Barrichello ottenne la sua prima vittoria in F1, un manifestante superò le protezioni e si lanciò in una folle corsa al centro della pista a gara in pieno svolgimento.

Nel 2001, ultimo anno in cui si corse sul vecchio tracciato, al primo via la Prost di Burti decollò sulla Ferrari di Michel Schumacher per fortuna senza conseguenze per i piloti.

La configurazione aerodinamica delle monoposto per il vecchio tracciato era simile a quella di Monza. Ali completamente scariche e acceleratore premuto per 3/4 di giro.

Dal 2002 in poi, il circuito è stato stravolto.

I lunghi rettilinei (in grigio) che caratterizzavano la pista sono scomparsi per lasciare il posto ad una configurazione più lenta e forse più “televisiva”, con nuove tribune e più punti di ripresa delle monoposto.

Il fascino di Hockenheim è così svanito tutto d’un tratto, ma rimane senza dubbio nel cuore di chi ha vissuto gare storiche.

In questi anni, alcuni appassionati nostalgici come noi, hanno fotografato quello che è rimasto del vecchio tracciato, ormai abbandonato a sè stesso.



Curva OST





Curva Brems



Curva Jim Clark



Sono immagini malinconiche che lasciano un po’ di amaro in bocca, e con un tuffo ad occhi chiusi si può immaginare come, solo 10 anni fa, dove ora scorrono queste distese d’erba il rombo dei motori vibrava nell’aria.

Con le modifiche apportate a partire dal 2002, la pista ha visto ridurre la sua lunghezza da 6825 metri a 4574, con un tempo sul giro che è passato da un minuto e 40 secondi circa a 1 minuto e 13 secondi (record attuale)

Per rendere meglio l’idea di quanto le modifiche siano state drastiche, ecco qualche video.

Jean Alesì a bordo della sua Prost nel 2001

Michael Schumacher a bordo della sua Ferrari nel 2004

Per i più nostalgici, un duello a velocità altissime tra Barrichello e Coulthard nel 2001

http://www.youtube.com/watch?v=rBOo5Ine7zw

Come ogni anno, il GP di Germania allungherà la sua lista di presenze nel Mondiale di F1. Certo è, però, che leggendo “Hockenheim” gli appassionati di F1 non potranno fare altro che ricordarsi una pista. Quella che non c’è più, ma che è forse più viva di quella in cui le monoposto sfileranno domenica prossima.

Alessandro Secchi

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