GP Belgio: Analisi Tecnica

Scopriamo le principali novità tecniche dei top team

GP Belgio: Analisi Tecnica

Finite le vacanze estive per tutti i team che si sono presentati sul tracciato di Spa con interessanti novità tecniche per adattare le proprie vetture al veloce tracciato belga.
Andiamo ad analizzare in dettaglio le migliorie introdotte team per team.

Red Bull
ala posteriore ricciardo
Su entrambe le vetture, per ovviare alla mancanza di potenza della Power Unit Renault hanno utilizzato un’ala posteriore molto scarica riuscendo ad essere molto veloci anche nel Settore 2, caratterizzato da curve veloci, a dimostrazione di quanto carico verticale riesce a sviluppare la RB10. Se osservate la foto a lato potete notare che il profilo principale è piatto e non ci sono soffiature sulla parte alta della deriva verticale. Le feritoie sono state tolte in quanto l’angolo di ingresso del profilo principale è molto piccolo. Più l’angolo di ingresso è piccolo e più i vortici di estremità hanno intensità minore tanto da escludere l’utilizzo delle feritoie che cercano di “rompere” questi vortici. Vortici che disturbano il funzionamento dell’ala e la generazione di carico deportante.

Mercedes
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Nonostante la superiorità tecnica della W05 nei confronti dei diretti rivali, gli ingegneri continuano ad apportare miglioramenti alla vettura. Nuovo muso dalla forma più spiovente e più stretta, per minimizzare la resistenza all’avanzamento. ​

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Collocata una piccola aletta sopra le prese dei freni anteriori per migliorare l’andamento de flussi verso il posteriore.

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Dopo aver provato per tutte le sessione di libere di venerdì la nuova ala posteriore a basso carico, durante le libere di sabato mattina, per recuperare ulteriormente in velocità di punta hanno rimosso il nolder collocato sul bordo d’uscita del flap mobile. Confermato, invece, il monkey seat a basso carico deportante collaudato durante i test di Silverstone.

Ferrari
Come previsto, la Ferrari, ha introdotto la coibentazione dei collettori di scarico realllizata un classico capottino termico per mantenere i gas caldi massimizzandone così l’energia cinetica e aumentando le prestazioni della turbina e il recupero dell’energia attraverso MGU-H.

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A livello aerodinamico i due piloti hanno scelto una configurazione aerodinamica leggermente diversa. Ala anteriore leggermente più scarica per lo spagnolo in quanto l’ultimo flap supplementare presenta una corda leggermente minore rispetto a quella utilizzata dal finlandese. Al posteriore stessa ala per entrambi dotata di un profilo principale con un bordo d’ingresso più arcuato e sette soffiature nella parte alta della deriva verticale.

Interessante il lavoro fatto da Alonso durante le prove libere di sabato mattina. Il pilota spagnolo ha testato per l’intera sessione un pacchetto aerodinamico a bassissimo carico destinato con molta probabilità al GP di Monza. All’anteriore è stata utilizzata un’ala priva dei flap a sbalzo collegati all’endplate e con l’ultimo flap superiore con una corda molto ridotta. Al posteriore ala con un profilo principale piatto e con soltanto tre soffiature nella parte alta della deriva verticale.

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McLaren
Continua lo sviluppo sulla MP4-29 per cercare di migliorare la vettura che fino a questo momento della stagione ha deluso.
Ala posteriore da basso carico con tre soffiature nella parte alta dell’endplate. E’ stata rimossa la seghettatura nel bordo d’uscita del mainplane. Profilo seghettato confermato sul bordo d’entrata del flap mobile. Invariata, invece, la soffiatura nella parte bassa della deriva verticale. Novità anche al diffusore che rispetto a quello utilizzato a Budapest presentava delle novità sostanziali nella zona centrale. Come potete vedere dal confronto, gli aerodinamici di Woking hanno realizzato nella zona centrale una soffiatura ad “U” seguendo un concetto che la Mercedes utilizza fin dal’inizio della stagione. Questo modello di diffusore in abbinamento con il nuovo fondo dovrebbe massimizzare l’estrazione d’aria incrementando il carico aerodinamico.

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