Formula 1 | Pirelli, Isola: “Difficile raccogliere dati rappresentativi per via della pista sporca”
I dati iniziali suggeriscono un gap di 0.6 secondo tra ultra soft e super soft
Le prove libere di oggi sono state caratterizzate da un elevato grado di evoluzione della pista, inizialmente molto sporca e scivolosa. Nonostante ciò, il record dell’attuale circuito è stato già battuto in FP1, prima di essere ulteriormente abbassato da Daniel Ricciardo, Red Bull, in FP2. L’australiano ha utilizzato il pneumatico P Zero Purple ultrasoft, portato in Messico per la prima volta, per segnare il suo miglior tempo nel pomeriggio – quasi due secondi più veloce rispetto al tempo di FP2 dello scorso anno. Secondo i primi dati, il gap tra ultrasoft e supersoft è di 0,6 secondi. Le condizioni meteo sono state miti ed asciutte per tutta la giornata, con temperature ambientali intorno ai 22 gradi centigradi e temperature di asfalto che hanno raggiunto i 43 gradi.
Ecco le parole di Mario Isola: “Per gran parte delle libere la pista è stata molto scivolosa, e questo ha reso difficile raccogliere dati rappresentativi; il grip è andato comunque aumentando con il trascorrere della sessione. Ci aspettiamo un’ulteriore evoluzione della pista per tutto il weekend, anche perché non c’è rischio di pioggia e, a giudicare dai tempi dei long run, avremo molto probabilmente un weekend combattuto. Oggi in pista sono state usate tutte e tre le mescole; il che significa che, come è stato ad Austin, tutti i pneumatici possono avere un ruolo chiave in gara. Infine, il record del tracciato è stato battuto già in FP1, ed è stato poi abbassato nuovamente in FP2, grazie anche alla nostra scelta di portare qui una mescola più morbida”.
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