Formula 1 | Haas, Grosjean: “Con una qualifica normale sarei sicuramente arrivato 7°”

Magnussen: "Le cose non sono andate per il verso giusto: è un peccato perché il ritmo con le supersoft era abbastanza buono"

Formula 1 | Haas, Grosjean: “Con una qualifica normale sarei sicuramente arrivato 7°”

La Haas archivia il weekend di Montreal con zero punti in tasca e una gara, risultati alla mano, leggermente al di sotto delle aspettative. Romain Grosjean, dopo il problema alla power unit che l’ha costretto a partire dall’ultima piazza, è riuscito a risalire fino al 12° posto grazie all’allungo del primo stint, precedendo di una posizione il compagno di squadra Kevin Magnussen, solo 13° al traguardo. Queste le parole dei piloti del team statunitense in merito al Gran Premio del Canada.

ROMAIN GROSJEAN
Posizione di partenza: 20°
Risultato finale: 12° (+1 giro) – 1 Pit Stop
“Non sapevamo realisticamente per quanto tempo saremmo potuti andare avanti con il primo stint. Avevamo programmato di andare lunghi, ma non così tanto. Le gomme hanno tenuto abbastanza bene, c’era solo un po’ di degrado sulle anteriori. Ero felice del ritmo. Sono riuscito a tenere facilmente il passo della Renault davanti e della Force India dietro. Se le qualifiche fossero andate come mi aspettavo, ovvero con il 7° posto, in gara mi sarei sicuramente confermato 7°. Ad ogni modo, abbiamo provato a recuperare dopo la sosta, ma la nostra strategia non ha funzionato: c’erano un sacco di bandiere blu e così via. Non potevo davvero tornare in gioco. Abbiamo fatto del nostro meglio, la macchina è stata veloce e mi sono divertito a guidarla”.

KEVIN MAGNUSSEN
Posizione di partenza: 11°
Risultato finale: 13° (+1 giro)
“Non è stato un weekend fantastico per noi. Pensavamo che l’11° posto delle qualifiche fosse un buon risultato. Credevamo che partire con una gomma diversa rispetto ai piloti in top ten sarebbe stato un vantaggio per la gara, ma in realtà non è stato così. Non ho fatto un ottimo primo giro. Sono stato sorpassato da una Sauber e poi, un paio di giri dopo, c’è stato il testacoda di una Force India: non sono potuto rimanere all’interno e quindi, stando all’esterno, sono stato superato da Fernando (Alonso, ndr). Le cose non sono andate per il verso giusto. È un peccato perché il ritmo della macchina penso che fosse abbastanza buono, specialmente con le supersoft”.

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