FIA, regole sugli scarichi in F1 cambieranno ancora nel 2013

Whiting ammette le difficoltà della Federazione e spiega i motivi del muso a scalino

FIA, regole sugli scarichi in F1 cambieranno ancora nel 2013

Il delegato tecnico della FIA, Charlie Whiting, ha ammesso che ulteriori modifiche alle regole sugli scarichi in F1 saranno apportate nel 2013 per impedire ai team di replicare l’effetto dei diffusori soffiati.

I cambiamenti imposti quest’anno miravano a rendere impossibile l’utilizzo dei gas di scarico per migliorare l’aerodinamica ma diversi team avrebbero trovato il modo di aggirare le regole.

Whiting ha ammesso che la situazione è ancora un work in progress.

“Il nostro obiettivo è impedire ai team di utilizzare un diffusore soffiato che in determinate condizioni infrange l’articolo 3.15 (sui dispositivi aerodinamici mobili, ndr)” ha dichiarato. “In combinazione con ulteriori restrizioni sulle mappature dei motori, descritte nella direttiva tecnica numero 36 e incorporate nel codice della SECU, limiterà le possibilità dei tecnici di utilizzare i gas di scarico per scopi aerodinamici. Comunque i team non dimenticheranno le nozioni apprese e probabilmente quest’area del regolamento dovrà ancora essere rivista nel 2013”.

Whiting ha ammesso anche che le regole sull’altezza dei musi e degli abitacoli ha portato la maggior parte dei team ad adottare il design a scalino, decisamente antiestetico.

“L’altezza della cellula di sopravvivenza davanti al pilota era di 625mm, e volevamo ridurla a 550mm. La nostra intenzione era assicurarci che il muso fosse più basso dei lati del cockpit, per proteggere la testa del pilota in caso di incidente a T” ha spiegato.

“Alcuni team si sono lamentati dicendo che abbassare l’intera vettura dopo il cockpit li avrebbe costretti a riprogettare interamente le vetture. Abbiamo accettato un compromesso applicando l’altezza di 550mm da un punto di 1950mm davanti al limite posteriore del cockpit. Ciò ha permesso comunque di raggiungere l’obiettivo senza costringere i team a rivedere le loro sospensioni. Sebbene ora sembrino tutte delle papere…”

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