Felipe Massa, un pilota nella storia Ferrari

Un rapporto lungo dodici anni

Felipe Massa, un pilota nella storia Ferrari

Era entrato per la prima volta alla Ferrari che era poco più di un ragazzo, ne uscirà alla fine di questa stagione da uomo, al termine di un rapporto lungo dodici anni che non è stato soltanto professionale ma è diventato sempre più forte ed intenso, cementato da gioie e delusioni sportive, da momenti drammatici e atti di grande lealtà reciproca.
Felipe Massa era stato scelto dalla Ferrari alla fine del 2001 come un giovane su cui puntare per il futuro, da far crescere all’ombra di un maestro come Michael Schumacher e di un altro brasiliano, Rubens Barrichello, che cercava di tenere alta la bandiera gialloverde in una Formula 1 rimasta orfana di un mito come Ayrton Senna.

Felipe aveva appena vinto il Campionato europeo di F3000 ed era considerato uno dei migliori talenti della sua generazione. Iniziò così un rapporto che lo avrebbe portato da lì a pochi mesi a debuttare nel Campionato del Mondo di Formula 1 al volante di una Sauber motorizzata Ferrari. Proprio i propulsori costruiti a Maranello sono stati finora una costante nella sua carriera, visto che in tutte le 185 gare disputate da Felipe nella massima competizione automobilistica ne aveva uno alle spalle del sedile. Tre anni (2002, 2004 e 2005) in Sauber, intervallati da una stagione come collaudatore del Cavallino Rampante e otto stagioni da pilota ufficiale della Scuderia: questo il percorso sportivo del brasiliano in Formula 1. Il sogno, quello di tutti i piloti, di diventare campione del mondo, non è arrivato ma Felipe è entrato comunque nella storia della Ferrari. Non lo dice soltanto il cuore, magari in un momento particolarmente emotivo come quello dell’annuncio dell’addio, ma lo confermano i numeri, inconfutabili. Soltanto Michael Schumacher (179) ha disputato più Gran Premi di Felipe (132) in Rosso, soltanto tre piloti – ancora Schumacher (72) poi Lauda (15) e Ascari (13) – hanno vinto più volte di Felipe (11) e appena due – ovviamente Schumacher (58) e Lauda (23) – hanno ottenuto più pole position del brasiliano (15). I piazzamenti sul podio sono stati in totale 36, i giri più veloci in gara 14 e i punti iridati 756. Tutti questi numeri non sono ancora scolpiti nella pietra: restano ancora sette Gran Premi in questa stagione per farli crescere e, ne siamo certi, Felipe e tutta la Scuderia faranno il massimo per riuscirci.

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