FDA, Arrivabene conferma che la “scuola” Ferrari non chiuderà i battenti
L'accademia Ferrari per giovani piloti continua a deludere, ma il team principal non la mette in discussione
La Ferrari Driver Academy – il progetto Ferrari per allevare i campioni del domani – non verrà accantonata. La Academy, creata anni fa e gestita da Luca Baldisserri, era stata pensata come una vera e propria scuola di alto livello per i piloti emergenti, che entravano nell’orbita del Cavallino per giocarsi un giorno le loro chance in F1.
A differenza del programma sportivo della Red Bull, il c.d. Red Bull Junior Team, vera e propria eccellenza nello scovare e crescere talenti, la FDA è stata spesso tacciata di non riuscire ad essere un valido “talent scout”, ed anche quest’anno i suoi piloti non stanno facendo granché.
Accanto ai nomi di Sergio Perez, valido pilota di F1 ceduto però dalla Ferrari alla McLaren nel 2013 (per motivi diciamo…ambientali!), e all’indimenticato Jules Bianchi, la FDA non ha ancora presentato veri e propri talenti alla F1. Antonio Fuoco non sta demeritando in GP3, eppure non è a livello di quel Luca Ghiotto, anch’egli italiano, finito in orbita Red Bull. Raffaele Marciello non riesce a farsi valere in GP2 ed è alla seconda stagione nella categoria.
La Ferrari corre in F1 con Sebastian Vettel, proveniente dalla Red Bull (ma di formazione condivisa con Bmw) e punta al 2017 a Max Verstappen, rivelazione della Toro Rosso. Qualche sondaggio è stato fatto anche per Daniel Ricciardo, altro pilota di scuola bibitara. A che serve avere un “programma giovani piloti” se poi si vanno acquistare i “manici” altrui?
La domanda per ora non sembra scomodare Maurizio Arrivabene, Capo GeS, il quale ha dichiarato: “La FDA continuerà di certo per il prossimo anno e poi per tutto il tempo che riusciremo. A fine stagione decideremo quali piloti resteranno, quali arriveranno e quali lasceranno la Academy”.
Antonino Rendina
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