F1 | Mercedes, la resa di Hamilton: “Il mio motore deve fare sette gare, ho preferito salvaguardarlo”

L'inglese motiva il calo finale di Melbourne: "Va contro il mio spirito, ma voglio finire l'anno con tre power unit"

F1 | Mercedes, la resa di Hamilton: “Il mio motore deve fare sette gare, ho preferito salvaguardarlo”

Alzare il piede per salvaguardare il motore: è stata questa la sapiente strategia utilizzata da Lewis Hamilton negli ultimi giri del GP d’Australia. “Il motore era in surriscaldamento e deve fare sette gare quest’anno – ha spiegato l’inglese a Motorsport.com. “Dunque vorrei ne facesse più che può. Ero al limite, stavo spingendo forte. Allo stesso tempo ero nervoso, speravo di non danneggiare il motore”.

Dopo aver condotto la prima metà della gara, il pilota della Mercedes si è dovuto accodare a Sebastian Vettel, abile nel sopravanzarlo sotto regime di Virtual Safety Car: nervoso per il sorpasso subito, nelle battute finali della corsa The Hammer si è attaccato agli scarichi della SF71H del tedesco, senza però riuscire mai a porre un reale attacco. Da lì, dunque, la decisione di non spremere il V6 Mercedes e di alzare bandiera bianca: mossa saggia, considerando che quest’anno ogni pilota potrà montare solo tre power unit nell’arco della stagione.

“Negli ultimi giri non sono riuscito a riprendere Vettel dopo un errore in frenata” – ha proseguito Hamilton. “Pensavo di provare a prenderlo, stavo dando il 110%, stavo rischiando tutto per prendere 7 punti in più. Così ho pensato di salvaguardare il mio motore per i prossimi GP. Questo va contro il mio spirito e quello delle corse, perché io voglio correre sino all’ultimo centimetro della gara. Dunque tutto questo non è poi così bello per i tifosi che hanno visto la gara, perché probabilmente avrebbero voluto vedere una sfida vera sino al termine. Ma per quanto mi riguarda voglio finire la stagione con i tre motori che ho a disposizione, non voglio doverne utilizzare un quarto”.

Federico Martino

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