F1 | McLaren presenta il prototipo x2, la Formula 1 del futuro

La squadra inglese ha presentato una versione aggiornata della sua MP4-X

F1 | McLaren presenta il prototipo x2, la Formula 1 del futuro

Nella giornata di oggi, la McLaren ha presentato la sua versione aggiornata del propotipo con cui il team inglese vede il futuro delle monoposto di Formula 1, la McLaren x2. Un progetto nato nel 2015, quando fu presentato il concept della MP4-X, una monoposto all’avanguardia che, sulla carta, avrebbe utilizzato tutte le tecnologie più recenti per migliorare l’aspetto e la sicurezza delle vetture, come dichiarato da John Allert, Group Brand Director di McLaren: “Abbiamo voluto fare un balzo verso il futuro. Combinando alcuni ingredienti della F1, come la velocità e le performance, con altri elementi di sport emergenti, come il cockpit chiuso per migliorare la sicurezza e la tecnologia ibrida. Prevediamo che in futuro la Formula 1 possa diventare una entusiasmante vetrina per l’high tech”.

La nuova x2 è molto simile al concept della MP4X ma con dei piccoli miglioramenti meccaini/aerodinamici ed una livrea completamente rivista, simile a quella presente sulle attuali monoposto 2018 del team inglese, con l’arancione papaya a farla da protagonista e un tocco di blu sulle ali. Tra i miglioramenti che McLaren hapensato per la suaa x2, vi sono il posizionamento delle batterie: invece di concentrare il tutto in un’unica zona, il team britannico avrebbe pensato di usare batterie più piccole ma integrate nella “crash structure”, conservando l’energia ricavata dalla parte ibrida e dal sistema ad energia solare. La x2, infatti, potrebbe contare anche sull’apporto di alcuni pannelli solari sulla superfice, i quali potrebbero essere o integrati nel sistema principale o essere usati come boost, come il push-to-pass in Indycar. Altre caratteristiche del nuovo prototipo sarebbe un maggior uso dell’effetto suolo rispetto alle vetture di oggi, oltre all’aerodinamica attiva (oggi proibita in Formula 1, tranne per il DRS), con sensori posti sulle ali che potrebbero controllare il bodywork, garantendo maggior carico aerodinamico nelle curve, per poi usare un assetto più scarico sui lunghi rettilinei.

 

 

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