F1 | Marchionne non è preoccupato per la perdita di personale

"Da agosto il nostro modo di lavorare è cambiato. Non serve un supereroe per risolvere i nostri problemi"

F1 | Marchionne non è preoccupato per la perdita di personale

Rispetto a un anno fa, l’atmosfera in Ferrari è cambiata profondamente. Alla vigilia della stagione 2016 il Cavallino era pronto a sfidare la Mercedes e a lottare finalmente per il Titolo contro le Frecce d’argento. Lo stesso presidente della Casa di Maranello, Sergio Marchionne, era convinto che la Rossa sarebbe stata in grado di competere ai massimi livelli. a pista ha poi decisamente raffreddato le ambizioni della Ferrari, che si è trovata dietro non solo alla Mercedes, ma anche alla Red Bull, senza riuscire a ottenere neppure una vittoria di tappa.

Quest’anno la situazione è radicalmente diversa. Da Maranello non giungono che notizie frammentarie, dato che tutte le bocche sono cucite. Nè i piloti, nè il team principal Maurizio Arrivabene o lo stesso presidente hanno voluto rilasciare dichiarazioni circa le aspettative del team. A Maranello non vogliono commettere l’errore di essere troppo sicuri di loro, col rischio di venire brutalmente smentiti dalla pista. La Scuderia lavora a pieno ritmo ed è fiduciosa, ma moderatamente, come afferma lo stesso Marchionne.

“Dal mese di agosto il nostro modo di lavorare è cambiato – ha detto l’ad di FCA ad Auto Bild – Stiamo investendo soldi e risorse nelle aree giuste. È vero che abbiamo perso un paio di ingegneri che non avremmo dovuto lasciare, ma ciò può accadere in ogni squadra”. Marchionne si riferisce evidentemente ai due tecnici di spicco che hanno abbandonato Maranello per sbarcare in altri lidi: l’ex direttore tecnico James Allison, appena giunto a rafforzare la Mercedes, e l’aerodinamico Dirk de Beer, che è stato invece ingaggiato dalla Williams.

Tuttavia il presidente del Cavallino non è preoccupato di queste uscite, nè ritiene che sia necessario trovare a tutti i costi un sostituto. La filosofia dell’italo canadese è infatti quella di promuovere le seconde linee interne al team, come accaduto con il motorista Mattia Binotto, al quale è stato affidato il ruolo che era di Allison. “Siamo abbastanza ben attrezzati da non avere bisogno di un supereroe che risolva i nostri problemi” ha assicurato Marchionne.

Lorenzo Lucidi

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