F1 | Mansell sulla sicurezza: “Ai miei tempi un errore poteva costarti la vita”
Il 64enne inglese sottolinea i rischi a cui erano sottoposti i piloti della sua generazione: "La psicologia è differente al giorno d'oggi"
Intervenuto in occasione degli “Autosport International” di Birmingham, Nigel Mansell, campione del mondo 1992, ha parlato del delicato tema riguardante la sicurezza della Formula 1, sottolineando le enormi differenze tra la sua generazione e quella attuale: “Noi abbiamo avuto una carriera a tavoletta: in certi giorni al mattino ci guardavamo allo specchio per capire cosa eravamo disposti a mettere in gioco per provare a ottenere quel mezzo secondo di più fondamentale per vincere una gara” – ha spiegato il britannico, che tra gli anni ’80 e 90′ ha difatti vissuto uno dei periodi più estremi, a livello di sicurezza, della storia della Formula 1.
Una minima sbavatura, ai tempi di Mansell, poteva risultare fatale: “Il lato negativo per noi allora era che se avessimo commesso un errore, ci saremmo anche potuti uccidere. La psicologia è differente al giorno d’oggi, perché le vie di fuga e gli standard di sicurezza sono un milione di volte migliori“ – ha affermato l’ex pilota di Lotus, Williams, Ferrari e McLaren.
Federico Martino
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