F1 | Il comico Marco Della Noce sul lastrico, la solidarietà dei (veri) meccanici Ferrari

Pietro Corradini, 70 anni, storico capo meccanico Ferrari: "Vorrei fosse possibile dargli una mano. Ci prendeva in giro con affetto. E sono sicuro che ha sempre fatto il tifo per noi"

F1 | Il comico Marco Della Noce sul lastrico, la solidarietà dei (veri) meccanici Ferrari

La notizia è subito rimbalzata su tutti i giornali e le televisioni, il caso fa davvero discutere e molto riflettere: il comico Marco della Noce, dopo tanti anni al cinema, in teatro e in tv con i suoi divertenti spezzoni comici, è costretto a vivere in macchina, dopo una dolorosa e molto costosa separazione dalla sua ormai ex moglie che l’ha portato sul lastrico. Dopo aver ricevuto numerosi pignoramenti e tante lettere, l’attore ora cerca un po’ di fortuna.

Come dimenticare il suo mitico personaggio sul palco di Zelig, quando interpretava il meccanico Ferrari divertente e spiritoso che prendeva anche un po’ in giro, scherzosamente, il mondo del Cavallino, molto spesso con la complicità dello stesso Claudio Bisio, pensando a quali scherzi fare a Sochmacher (storpiatura del cognome del pilota tedesco della Ferrari). Ora sono i veri meccanici di Maranello a mobilitarsi per aiutare Marco: “Siamo tutti molto dispiaciuti per le difficoltà che sta affrontando nella vita un nostro collega. Dico collega perché noi meccanici del mondo Ferrari ormai Marco lo consideriamo uno del gruppo”. E Pietro Corradini, 70 anni, storico capo meccanico Ferrari e figura di riferimento nel mondo del motorsport, ha spiegato a Leo Turrini quanto importante sia, adesso, dare una mano al comico: “Con i suoi siparietti, Della Noce aveva reso popolare il nostro lavoro”, ha commentato.

Il lavoro di Marco Della Noce non è mai stato offensivo nei confronti della Ferrari, tutt’altro. È riuscito a portare tanta ironia e divertimento in un mondo fatto di tanta precisione, lavoro e tempi strettissimi: “Abbiamo una associazione di ex operai del Cavallino, lui con la sua ironia era quasi diventato un membro onorario del club. Vorrei fosse possibile dargli una mano. Ci prendeva in giro con affetto. E sono sicuro che ha sempre fatto il tifo per noi. Non ce la siamo mai presa. Anzi, eravamo i primi a ridere delle sue battute. Rendeva meno robotizzata la nostra immagine. Forse non tutti se ne rendono conto, ma un meccanico da Gran Premio convive con una tensione tremenda, devi cambiare quattro gomme in meno di tre secondi! E in pratica il pilota affida non solo il sogno della vittoria ma la garanzia della sua incolumità al tuo operato. Se riesci a riderci sopra, a sdrammatizzare, campi meglio”, ha continuato Corradini.

Un vero e proprio gesto di gratitudine e solidarietà

Fabiola Granier

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