F1 | Hasegawa: “Alonso ci criticava e alla Honda non tutti lo apprezzavano”

In questi tre anni il rapporto di lavoro tra Fernando Alonso e la Honda è stato molto travagliato: non è un mistero, infatti, che il malcontento per la scarsa competitività della Power Unit giapponese, spesso e volentieri, abbia messo il pilota spagnolo in contrasto con la casa di Tokyo. A tal proposito, il responsabile dei motoristi Honda, Yusuke Hasegawa, raccontando del proprio rapporto con “El Nano”, non ha esitato a togliersi qualche sassolino dalle scarpe: “Alonso è sempre venuto a fare pressioni su di me” – ha svelato a El Confidencial. “Se la macchina non era buona, non aveva alcuna esitazione a dirmi che non era felice. Ma è una brava persona e probabilmente si sentiva molto male a rimproverarmi. Ma doveva, perché voleva che fosse tutto al proprio posto”.

“Alonso ci criticava perché non era soddisfatto, aveva tutte le ragioni” – ha proseguito Hasegawa. “C’erano persone in Honda che non erano contente dell’atteggiamento di Alonso, ma per me non è stato un problema. Sono personalmente molto deluso per non avergli fornito un buon motore, ma qui in F1 è difficile per tutti essere felici. Lui non era felice, è stato dunque molto difficile stabilire un buon rapporto di lavoro. Naturalmente, niente di personale. Alonso ha svolto il suo lavoro, è un buon professionista ma i piloti sono molto emotivi e devi comprendere quando si comportano così. Se avesse la migliore macchina, sarebbe felice? Sì, e per questo non possiamo lamentarci”.

Riallacciando il nastro, Hasegawa ha svelato come Honda, all’inizio della partnership con McLaren, non fosse ancora pronta per la Formula 1: “Le aspettative di Honda erano molto alte e questo è stato il nostro grande errore. Siamo stati troppo ambiziosi e in realtà non eravamo pronti nel 2015. Ma Honda combatte sempre, non rinuncia mai: se non avessimo questa identità, lasceremmo la Formula 1″.

Federico Martino