F1 | Gran Premio di Australia 2018: Anteprima e Orari del Weekend

Primo Appuntamento del Mondiale 2018

F1 | Gran Premio di Australia 2018: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Venerdì 23 Marzo

Libere 1: 2:00-3:30 (Sky Sport F1 HD)

Libere 2: 6:00-7:30 (Sky Sport F1 HD)

Sabato 24 Marzo

Libere 3: 4:00-5:00 (Sky Sport F1 HD)

Qualifiche: 7:00 (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 19:00 su TV8

Domenica 25 Marzo

Gara: 7:10 – 58giri – 307,574km (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 21:00 su TV8

* tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Australia ci sono 10 ore di differenza

Test

Nonostante la neve e la temperature molto basse rispetto alle medie stagionali, e nonostante i team, come si conviene ai test pre-stagionali, non abbiano già svelato tutte le carte in tavola, le otto giornate in pista a Barcellona hanno fornito dati sufficienti per una prima analisi sul comportamento delle vetture 2018, quantomeno nelle prime gare. Mercedes, Ferrari, e Red Bull, sono i top team da tenere d’occhio in ottica iridata, con il team austriaco che ha portato in pista ai test la migliore vettura degli ultimi tre anni. La RB14, da quest’anno motorizzata Renault, al momento non è poi così lontana dalla Ferrari: entrambe dovranno affinare le monoposto cercando di trarre il massimo sui circuiti a ognuna più congeniali. Tra le due antagoniste principali della stagione 2017, in generale è emersa una Mercedes più completa, anche se ancora un po’ in difficoltà con le mescole più morbide. La Ferrari invece, che durante l’inverno ha lavorato soprattutto sull’efficienza generale della monoposto, si è dimostrata ancora una volta migliore con i compound intermedi (bene con la soft), ma nel complesso rimangono dei punti da sbloccare, dall’aerodinamica alla parte prettamente motoristica. Quella vista al Montmelò è stata comunque una vettura molto affidabile e con del potenziale. In termini di km percorsi la Mercedes è stata di poco avanti alla Ferrari, con la Toro Rosso, ricordiamo motorizzata Honda, al terzo posto. Ma sembra che le unità utilizzate dal team di Faenza siano state ben cinque. Fanalino di coda invece la McLaren, spinta quest’anno da Renault, che evidentemente non è ancora riuscita a interpretare al meglio l’accoppiata con il nuovo motorista francese.

Pronostici di F1GrandPrix.it Fare un pronostico sulla prima gara è abbastanza azzardato ma, con i risultati dei test alla mano, e consapevoli delle gomme che verranno utilizzate per la prima gara della stagione, soft supersoft e ultrasoft, presumibilmente la prima sfida dell’anno vedrà impegnate Mercedes e Ferrari, con la Red Bull a fare “compagnia” alla Rossa. Sarà come sempre una gara “zero”, con nuove monoposto, nuove mescole – avendo ampliato la gamma, i compound Pirelli 2018 sono più morbidi di uno step rispetto al corrispondente dello scorso anno – e una pista che potrebbe variare in base alle condizioni meteo, mutevoli nel corso del weekend. Interessante sarà comunque vedere come si comporteranno in questa prima gara le “new entry”: dalla power unit Renault sulla McLaren, a quella Honda per la Toro Rosso, così come i giovani rookie Charles Leclerc e Sergej Sirotkin, da quest’anno rispettivamente prime guide di Sauber e Williams.

Circuito

Nome: Melbourne Grand Prix Circuit

Luogo: Albert Park, Melbourne, Victoria, Australia

Costruzione: Il circuito dell’Albert Park era già attivo negli anni ‘50 ma successivamente non venne utilizzato a causa delle numerose proteste ambientaliste. Dal 1985 al 1996, il GP di Australia di F1 si era disputato sul tracciato cittadino di Adelaide. Il circuito è costruito unendo le strade perimetrali del lago dell’Albert Park, normalmente aperte alla circolazione: si tratta, per così dire, di un circuito semi cittadino. Nel 1996, in vista dell’approdo nella cittadina del campionato di Formula 1, vennero riviste alcune delle curve originali, con lo scopo di diminuire la velocità, e vennero costruiti dei nuovi box. È comunque rimasto un circuito molto veloce, nonostante sia il risultato dell’unione di strade normalmente aperte alla circolazione.

Distanza a giro: 5,303 km

Numero di curve: 16, dieci a destra e sei a sinistra

Senso di marcia: orario

Dati Tecnici:

Carico Aerodinamico: Basso Medio Alto
Apertura del Gas: 60%
Consumo di Carburante al Giro: 1,72 kg/Giro
Velocità Massima: 310 km/h
Possibilità di Safety Car: 50%
Tempo di percorrenza della pit lane con sosta: 23 secondi
Possibilità di Sorpasso: Facile Medio Difficile
Vincitori dalla Pole Position: 14 su 22 edizioni su questo tracciato
Peggior Posizione di Partenza per un Vincitore: undicesimo (Coulthard 2003)

Particolarità del Tracciato: Questa pista è abbastanza severa per i cambi di marcia. Il pilota ne effettua circa 2700 lungo tutto l’arco della gara, con circa 65 cambi ogni tornata. Abbastanza cruciale risulta l’ottimale funzionamento del sistema di raffreddamento della monoposto, con il pericolo che le foglie presenti sul tracciato possano andare a intasare i radiatori. La media oraria per questo tracciato si aggira attorno ai 213 km/h.

Freni:

Categoria di Circuito: Light Medium Hard
Numero di Frenate: 9
Tempo Speso in Frenata: 18% del giro
Energia Dissipata in Frenata Durante il Gp: 258 kWh
Carico Totale sul Pedale del Freno durante il Gp: 64.322 kg
Frenata più Impegnativa: la seconda staccata, alla curva 3

Gomme:

Gomme 2018: Ultrasoft Supersoft Soft Medium Hard
Stress per le Gomme 1 2 3 4 5
Sollecitazioni Laterali 1 2 3 4 5
Abrasività Asfalto 1 2 3 4 5
Grip Asfalto 1 2 3 4 5
Numero totale di Pit 2017: 24
Strategia Vincente 2017: Ultrasoft (23) -> Soft (34) Vettel
Stint più Lunghi 2017: Ulrtrasoft 34 Giri (Kvyat) – Supersoft 43 Giri (Magnussen) – Soft 46 Giri (Vandoorne)

Zona DRS: rettilineo principale (tra curva 16 e curva 1, con detection point prima della curva 14). Rettilineo tra la curva 2 e la curva 3 (con detection point prima della curva 14). Per la prima volta viene aggiunta una terza zona, per favorire i sorpassi e lo spettacolo: è il rettilineo, che presenta anche una piccola piega verso destra, tra la curva 12 la curva 13, con detection point prima di curva 11.

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni

Edizione 2015: È il ritorno (poco fortuito) della Honda come fornitore di motori, il Team McLaren abbandona così i Mercedes dopo molti anni. Fernando Alonso salta questo GP per precauzione dopo l’incidente nei test, venendo sostituito da Kevin Magnussen. Il venerdì le FP1 e le FP2 vengono monopolizzate da Nico Rosberg (Mercedes), seguito a ruota dal compagno di scuderia Lewis Hamilton, mentre non scendono in pista le Sauber e le Manor: le prime per un problema legale con l’ex pilota Giedo Van der Garde, le seconde per un problema software in seguito all’acquisto dell’ex Marussia. Nelle FP3 del sabato mattina è invece l’inglese a dimostrarsi più veloce davanti a Sebastian Vettel (Ferrari). Qualifiche: è Lewis Hamilton ancora una volta il migliore in Q1, Q2 e infine Q3, con la trentanovesima pole in carriera. Lo seguono Rosberg, Massa (Williams), Vettel, Raikkonen, Bottas (che poi non correrà per un problema alla schiena), Ricciardo (Red Bull Racing), Carlos Sainz Jr. (Toro Rosso), Romain Grosjean (Lotus) e Pastor Maldonado (Lotus). Gara: Al termine del giro di formazione sono costretti ad abbandonare la gara Kvyat, fermato da un problema al cambio, e Kevin Magnussen, per un guasto al motore. Al via il duo di testa mantiene il comando mentre dietro si assiste all’uscita di scena di Maldonado che, urtato da Felipe Nasr (Sauber), finisce contro le barriere esterne, causando l’ingresso della safety car. Räikkönen va ai box al giro 16, dove un problema nel fissaggio della gomma posteriore sinistra gli fa perdere alcuni secondi. Dal 22° al 26° passaggio i primi quattro rientrano anch’essi, e mentre Hamilton non ha problemi a gestire il primo posto, dietro Massa deve cedere la terza piazza a Vettel. Anche il suo compagno di scuderia rimonta fino alla quarta posizione, ma è costretto al ritiro al 41° giro dopo un altro problema di fissaggio della ruota posteriore. La situazione non varia e così Hamilton va a vincere davanti a Rosberg e Vettel. Subito a punti i rookie Nasr (5°) e Sainz Jr. (9°).

Edizione 2016: Il nuovo regolamento in merito all’allocazione degli pneumatici prevede tre possibili mescole utilizzabili dai piloti nel corso del weekend di gara. Per la prima gara della stagione vengono scelte coperture medie, morbide e supersoft. In gara dovranno essere utilizzati obbligatoriamente un set di gomme medie e uno di gomme morbide. Per la Q3 viene imposto l’uso di un set di gomme supersoft: il nuovo regolamento prevede infatti che i piloti conservino un set della mescola più morbida. Tale set andrà restituito a Pirelli dagli 8 piloti che si qualificano per la Q3, mentre sarà a disposizione per la gara per tutti gli altri piloti. I set rimanenti sono a discrezione dei piloti. Da quest’anno la Manor è motorizzata Mercedes e non più Ferrari, mentre Toro Rosso abbandona Renault per la power unit made in Maranello. Il motore Renault di Red Bull viene ribattezzato, per ragioni commerciali, Renault TAG-Heuer. Alla lista dei Team del Mondiale 2016 si aggiunge l’americana Haas, con i piloti Romain Grosjean e Esteban Gutiérrez. Al debutto in una gara di F1 ci sono anche Pascal Wehrlein e l’indonesiano Rio Haryanto, entrambi per la Manor, e il britannico Jolyon Palmer, con la Renault. Al venerdì lo ritroviamo dove lo avevamo lasciato, il Campione del Mondo 2015 Lewis Hamilton: davanti a tutti gli altri fin dalle Libere 1. Il britannico della Mercedes si impone subito sulle due Red Bull, con Kvyat che precede Ricciardo. Pioggia e vento caratterizzano la sessione, con Vettel e Sainz che rimangono senza un crono. Al pomeriggio Hamilton si ripete – mentre persistono condizioni meteo molto critiche – portando a casa il miglior tempo anche nelle Libere 2. Dice male invece a Nico Rosberg, che finisce contro le barriere. Hulkenberg con la Force India si prende il secondo tempo, seguito dalla Ferrari di Raikkonen. Al sabato mattina la Mercedes del britannico è ancora lì, inseguita da quella del compagno di box e dalla Rossa di Vettel, mentre il maltempo ha concesso una tregua. Qualifiche: è l’anno del nuovo format, quello che dovrebbe riportare lo spettacolo in pista ma da subito è abbastanza chiaro che qualcosa non funziona. L’eliminazione diretta tipo “gioco della sedia” crea solo una grande confusione e, infatti, dal terzo GP si tornerà alla vecchia formula. Hamilton fa comunque poker e si porta a casa anche la pole position, la 50esima della carriera, con il tempo di 1:23.837. La prima fila se la contende con Rosberg, mentre alle spalle dei due si piazzano Vettel e Raikkonen. I tre piloti hanno dovuto rinunciare alla lotta per la partenza al palo in ottica gara, preferendo risparmiare le gomme: il tanto atteso spettacolo si esaurisce 4 minuti prima della bandiera a scacchi, con Hamilton che si è già intascato la pole. Le prime cinque file si completano con Verstappen, Massa, Sainz, Ricciardo, Perez e Hulkenberg. Gara: Si comincia con due giri di ricognizione; la Red Bull di Kvyat non riesce a schierarsi e il russo è costretto ad alzare bandiera bianca per problemi elettrici. Allo spegnersi dei semafori Vettel sorprende tutti e brucia entrambe le Mercedes. Raikkonen lo segue fedelmente, mentre Hamilton viene sfilato anche da Verstappen. Magnussen rimedia una foratura e rientra subito ai box. Al giro 4 Hamilton passa Massa e si prende la quinta piazza, ma fatica a raggiungere la Toro Rosso di Verstappen. Al giro 13 Rosberg anticipa il pit stop, due giri dopo è il turno di Vettel, che rientra davanti a Rosberg. Al giro 17 rientrano anche Hamilton e Raikkonen. In pista Gutierrez e Alonso sono protagonisti di uno spaventoso incidente! Esce la safety car e poco dopo la gara viene interrotta per i troppi detriti. Dopo venti minuti si riparte: Vettel precede Rosberg, Raikkonen, Ricciardo, Verstappen, Sainz, Hamilton, Massa, Grosjean e Hulkenberg. Al giro 22 la Ferrari di Raikkonen si ritira, avvolta da fumo e fiamme. Insieme a lui già Kvyat, Gutierrez, Alonso e Haryanto hanno abbandonato il campo. Al giro 32 Sainz rientra ai box e Hamilton sale al quarto posto. Al giro 36 Vettel deve rientrare ai box per l’ultimo cambio gomme, e Rosberg diventa così il leader della gara. Al giro 42 Hamilton riesce a mettere a segno il sorpasso su Ricciardo e a salire secondo. Vettel, in terza posizione, si avvicina minacciosamente ma un errore lo spinge nell’erba e la Mercedes riguadagna terreno. La bandiera a scacchi regala la prima vittoria della stagione a Nico Rosberg davanti a Hamilton, Vettel, Ricciardo, Massa, Grosjean, Hulkenberg, Bottas, Sainz e Verstappen.

Edizione 2017: La stagione 2017 si apre all’insegna delle due Mercedes, con Lewis Hamilton e Valtteri Bottas a guidare il gruppo a conclusione della Libere 1. Il duo di Brackley è il solo nella mattinata a sfruttare il compound più morbido della nuove gomme Pirelli, da quest’anno molto più larghe e più veloci. Le due Red Bull, con Ricciardo terzo a otto decimi, inseguono le Frecce d’Argento, precedendo Raikkonen e Vettel. A conclusione della Libere 2 il protagonista è ancora lui, Lewis Hamilton, che con il tempo di 1:23.620 ha staccato di mezzo secondo la Ferrari di Vettel. Il tedesco ha preceduto la Mercedes di Bottas e la monoposto del compagno di squadra Raikkonen, quarto davanti alle due Red Bull. Due le bandiere rosse del pomeriggio, con Palmer che manda la Renault in testacoda e finisce a sbattere contro le barriere, e Felipe Massa che termina a sua volta la sessione in anticipo, parcheggiando la sua Williams a bordo pista. Al sabato mattina la situazione in pista si ribalta: è Vettel infatti a rifilare (quasi) mezzo secondo alle Mercedes, con Bottas davanti a Hamilton; quarta la Rossa di Raikkonen. Ma la notizia del giorno è che Antonio Giovinazzi, al volante della Sauber a partire dalle Libere 3, sostituirà Wehrlein anche la domenica in gara. Qualifiche: sulla Williams di Stroll è stato sostituito il cambio dopo l’uscita di pista a conclusione delle Libere 3; sulla Ferrari sono state rimpiazzate centralina e batterie. A conclusione della Q1 sono fuori Giovinazzi, Magnussen, Vandoorne, Stroll e Palmer, mentre Hamilton guida il gruppo. Raikkonen lamenta qualche problema al posteriore della sua SF70-H, nonostante la seconda posizione, a 3 decimi dall’inglese. Nella Q2 è Bottas a precedere Hamilton, Raikkonen e Vettel; rimangono invece esclusi Perez, Hulkenberg, Alonso, Ocon e Ericsson.  A giocarsi la pole, mentre la pista comincia a bagnarsi in alcuni punti, rimangono dunque Mercedes, Ferrari, Red Bull, Toro Rosso, Grosjean e Massa. Vettel fa segnare il miglior tempo ma poi Hamilton lo scavalca, prima che sventoli la bandiera rossa per l’uscita di pista di Ricciardo! Alla ripartenza è Bottas a prendere il comando, poi Hamilton fa segnare il miglior tempo di 1:22.188, che gli vale la pole position. Alle sue spalle completano la top ten Vettel, Bottas, Raikkonen, Verstappen, Grosjean, Massa, Sainz, Kvyat e Ricciardo. Gara: Cinque posizioni di penalità in griglia per Ricciardo, sulla sua RB13 è stato sostituito il cambio; ci sono però ancora dei problemi durante il giro di ricognizione e l’australiano scatterà quindi dai box. Medesima sostituzione anche sulla Williams di Stroll, senza però avvisare i commissari: multa e ultima posizione di partenza per il canadese. Allo spegnersi dei semafori la partenza viene abortita: Stroll non è posizionato correttamente in griglia. Altro giro di formazione. Alla seconda partenza Hamilton scatta bene e alla prima curva le prime quattro posizioni rimangono invariate. Il primo sorpasso è di Perez su Kvyat. Più dietro, Ericsson attacca Magnussen, ma la Haas non riesce a curvare e trascina entrambi nella ghiaia: foratura per il danese, che passa per primo ai box. Ricciardo intanto è partito con due giri di ritardo. Al giro 3 Hamilton precede Vettel di 7 decimi,  seguono quindi Bottas, Raikkonen, Verstappen, Massa, Grosjean, Sainz, Perez, Kvyat, Alonso e Hulkenberg. Giovinazzi è in sedicesima posizione. Ritiro per Grosjean al giro 16, con la PU in fumo. Al giro 17 Hamilton va ai box, in anticipo, e monta le soft nuove. Torna in pista quinto alle spalle di Verstappen, che non riesce a raggiungere. Vettel è diventato leader della gara, e al giro 20 precede Bottas, Kimi, Verstappen, Hamilton, Massa, Kvyat, Perez, Sainz e Alonso. Al giro 23 il tedesco si ferma ai box e monta la gomma soft. La Ferrari rientra davanti a Verstappen e a Hamilton. Ritiro per Ericsson. Al giro 26 si fermano ai box anche Verstappen e Raikkonen. Vettel torna leader della corsa davanti a Hamilton, Bottas, Raikkonen, Verstappen, Kvyat, Massa, Perez, Sainz e Alonso. Al giro 28 ritiro per Ricciardo. Al giro 46 si ritira anche la Williams di Stroll, per un problema ai freni. Hamilton si porta a 6 secondi e mezzo dal leader. A pochi giri dalla fine, Alonso, Ocon e Hulkenberg innescano una lotta serrata, con la Force India che strappa la posizione alla McLaren, surclassata poi anche dalla Renault. Lo spagnolo lamenta un problema alla sospensione e si ritirerà a un passo dalla fine. Intanto in testa la Ferrari prosegue indisturbata verso il traguardo, con la Mercedes a più di 10 secondi. La prima gara della stagione va a Sebastian Vettel, davanti a Hamilton, Bottas, Raikkonen, Verstappen, Massa, Perez, Sainz, Kvyat e Ocon. Giovinazzi chiude penultimo, davanti a Vandoorne. Su 20 monoposto 7 si sono ritirate.

Migliore edizione per gli Autori

Edizione 1991: Un Gran Premio davvero particolare sotto diversi punti di vista. Alla vigilia la Ferrari licenzia Alain Prost in seguito a una serie di dichiarazioni che avrebbero intaccato il buon nome del Team. A sostituirlo c’è Gianni Morbidelli, collaudatore della scuderia e pilota Minardi, che a sua volta viene sostituito da Roberto Moreno. Il weekend si apre con uno splendido sole sul territorio australiano e le qualifiche vengono dominate dalle McLaren – Honda di Ayrton Senna (poleman in 1’14’’041) e Gerhard Berger (+ 0.344), seguite dalle Williams – Renault di Mansell (+ 0.781) e Patrese (+ 1.016). Quinta e sesta le Benetton di Piquet (ultima gara per lui) e Michael Schumacher. Domenica la corsa si svolge invece sotto una pioggia torrenziale, è il 3 Novembre: al via le auto scattano regolarmente e non si verificano incidenti, Senna mantiene la testa della corsa, mentre dietro è Patrese a essere in difficoltà, perdendo due posizioni. Al terzo giro Berger esce di pista, lasciando campo a Mansell, che recupera rapidamente su Senna ma non riesce a superarlo, sia per la pioggia sia per l’esposizione delle bandiere gialle in alcuni punti, in particolare alla fine dei rettilinei. Siamo al decimo passaggio quando la pioggia cresce d’intensità e causa una serie di uscite: Martini, Schumacher, Alesi, Larini e Boutsen. Patrese è in difficoltà, con un alettone di un’altra vettura sotto al suo, Berger nel frattempo è protagonista di continue uscite di pista e così anche Mansell. Al 16° giro Senna richiede la sospensione della gara, venendo accontentato dai commissari che alla tornata seguente sventolano la bandiera a scacchi. Dato che non è stato completato il 75% del GP, vengono assegnati solo metà punti. Vince Senna davanti a Mansell e Berger. “Questa non è stata una corsa. Bisognava solo pensare a stare in pista e non era proprio il caso di spingere” dirà poi il pilota brasiliano ai microfoni. Il GP d’ Australia del 1991 durò appena 24 minuti, e fu la gara più corta della storia.

Migliore edizione per i Lettori

Edizione 2007: La stagione prende il via, come di consueto, il 16 marzo in Australia; per la prima volta dal Gran Premio di Spagna 1986 nessuna monoposto partecipante è dotata dei motori preparati dalla Cosworth. Le qualifiche vedono un acceso confronto tra Kimi Räikkönen (1’26’’072) e Fernando Alonso (1:26.493), vinto dal finlandese della Ferrari, che conquista la pole position. Lewis Hamilton, all’esordio in F1, è quarto dietro a Nick Heidfeld (BMW – Sauber). Alla partenza il finlandese si comporta da vero “Iceman” e mantiene saldamente la testa della corsa, mentre è proprio il rivale, e due volte campione del mondo spagnolo, a farsi infilare dal più giovane compagno inglese, che manterrà la seconda posizione davanti a lui per diverso tempo. Soltanto una migliore strategia dettata dall’esperienza consentirà a Alonso di riprendersi la seconda piazza. Dopo 58 giri il pilota della Ferrari va così a vincere sul duo McLaren, Heidfeld, Fisichella, Massa (autore di una grande rimonta dall’ultima posizione, dopo la rottura del cambio), Rosberg e Ralf Schumacher. È solo l’inizio che poterà il pilota finlandese a vincere il mondiale in una stagione emozionante.

RECORD

Giro prova: 1:22.188 – L Hamilton – Mercedes – 2017
Giro gara: 1:24.125 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Distanza: 1h24:11.672 – S Vettel – Ferrari – 2017
Vittorie pilota: 4 – M Schumacher
Vittorie team: 11 – McLaren
Pole pilota: 6 – A Senna, L Hamilton
Pole team: 10 – McLaren
Migliori giri pilota: 6 – K Raikkonen
Migliori giri team: 9 – Ferrari
Podi pilota: 7 – L Hamilton
Podi team: 26 – McLaren

Albo d’oro

  1. 1985 K Rosberg – Williams Honda
  2. 1986 A Prost – McLaren TAG
  3. 1987 G Berger – Ferrari
  4. 1988 A Prost – McLaren Honda
  5. 1989 T Boutsen – Williams Renault
  6. 1990 N Piquet – Benetton Ford
  7. 1991 A Senna – McLaren Honda
  8. 1992 G Berger – McLaren Honda
  9. 1993 A Senna – McLaren Ford
  10. 1994 N Mansell – Williams Renault
  11. 1995 D Hill – Williams Renault
  12. 1996 D Hill – Williams Renault
  13. 1997 D Coulthard – McLaren Mercedes
  14. 1998 M Hakkinen – McLaren Mercedes
  15. 1999 E Irvine – Ferrari
  16. 2000 M Schumacher – Ferrari
  17. 2001 M Schumacher – Ferrari
  18. 2002 M Schumacher – Ferrari
  19. 2003 D Coulthard – McLaren Mercedes
  20. 2004 M Schumacher – Ferrari
  21. 2005 G Fisichella – Renault
  22. 2006 F Alonso – Renault
  23. 2007 K Raikkonen – Ferrari
  24. 2008 L Hamilton – McLaren Mercedes
  25. 2009 J Button – Brawn Mercedes
  26. 2010 J Button – McLaren Mercedes
  27. 2011 S Vettel – Red Bull Renault
  28. 2012 J Button – McLaren Mercedes
  29. 2013 K Raikkonen – Lotus Renault
  30. 2014 N Rosberg – Mercedes
  31. 2015 L Hamilton – Mercedes
  32. 2016 N Rosberg – Mercedes
  33. 2017 S Vettel – Ferrari

Fonti: Brembo, Pirelli, Magneti Marelli

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