F1 | Gran Premio d’Austria, l’anteprima di Pirelli

Isola: "Portiamo le mescole più morbide della nostra gamma"

F1 | Gran Premio d’Austria, l’anteprima di Pirelli

Il Red Bull Ring ha alcune caratteristiche in comune con i circuiti a basso grip che l’hanno preceduto, per l’asfalto liscio e i carichi laterali relativamente contenuti. Al contrario di Azerbaijan, Canada e Monaco, quello di Spielberg è un circuito permanente: una versione ridotta del mitico Osterreichring. Il tracciato ha uno dei tempi sul giro più corti dell’anno, offre uno stile “old school” e si può vedere quasi interamente dall’alto. In Austria verranno utilizzate le tre mescole più morbide tra quelle disponibili nel range Pirelli per Formula 1: P Zero Yellow Soft, P Zero Red Super Soft e P Zero Purple Ultra Soft. Questa scelta promette di essere la più adatta al continuo saliscendi dello Spielberg, fornendo il giusto compromesso tra riscaldamento, performance e resistenza dei pneumatici.

IL CIRCUITO DAL PUNTO DI VISTA DEGLI PNEUMATICI

– L’asfalto è uno dei più lisci della stagione: è stato interamente rifatto nel 2016.
– Le tre mescole nominate per questa gara sono le stesse dello scorso anno: la strategia potrà essere a una o due soste.
– Il tempo sarà incerto durante tutto il fine settimana data la posizione geografica del tracciato in mezzo alle montagne.
– Lo scorso anno si era visto un po’ di graining su pneumatici Ultra Soft. È improbabile che questo problema si ripeta con la nuova generazione di pneumatici, come si è visto finora in questa stagione.
– I primi due settori sono veloci e scorrevoli, mentre l’ultimo settore è più lento e più tecnico.
– Ci sono molti cambi di elevazione, con alcune difficili frenate in salita che possono favorire errori.

Ecco le parole di Mario Isola: “Per questo tipo di circuito, la scelta più logica è quella di portare le tre mescole più morbide del range. In passato abbiamo visto che Spielberg può riservare alcune sorprese. Dopo prove libere e qualifiche riusciremo a valutare se la strategia migliore è a una o due soste, con i team che dovranno avere una certa flessibilità nella scelta della strategia. I carichi longitudinalisono determinanti in Austria, più di quelli in curva. Nonostante ciò, è probabile che il record sul giro venga abbassato, come abbiamo visto a Baku”.

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