F1 | GP Canada, la preview Pirelli

Mario Isola, responsabile Car Racing: "Montréal ha caratteristiche uniche"

F1 | GP Canada, la preview Pirelli

Dopo due gare in Europa, la Formula 1 sbarca in Canada per uno dei Gran Premi più imprevedibili dell’anno. Proprio come a Monaco, Pirelli porta a Montréal le tre mescole più morbide tra quelle in gamma: soft, supersoft e ultrasoft. Il tracciato di Montréal è però più veloce rispetto a quello di Montecarlo, con le massime che superano più volte i 300 km/h: ciò impone una sfida ancora maggiore per monoposto e pneumatici. L’asfalto scivoloso, il meteo variabile e l’ingresso frequente della safety car – soprattutto grazie al famoso Muretto dei Campioni di fronte all’entrata box – hanno reso possibile in passato un alto numero di strategie. Quest’anno però ci sono nuovi pneumatici con caratteristiche diverse…

Il circuito di Montré dal punto di vista dei pneumatici:

  • Il circuito di Montréal stressa molto trazione e frenata, imponendo accelerazioni longitudinali più che laterali che interessano i pneumatici e ancor più i freni.
  • Scaldare correttamente i pneumatici anteriori è una delle chiavi per firmare un giro veloce in Canada.  Il tracciato semipermanente viene poco utilizzato, perciò la sua superficie evolve rapidamente nel corso del weekend.
  • In passato si è avuto qualche episodio di graining: con la nuova generazione di pneumatici questo fenomeno dovrebbe verificarsi meno.
  • Il meteo può presentare molto caldo ma anche pioggia torrenziale.

Mario Isola, responsabile Car Racing: “Montréal ha caratteristiche uniche, anche se ha alcuni tratti in comune con Sochi, come ad esempio l’asfalto abbastanza liscio. Lo scorso anno il vincitore ha optato per una sola sosta, mentre il secondo al traguardo si è fermato due volte utilizzando tutte e tre le mescole disponibili, a riprova delle tante strategie possibili. Su questo circuito non è mai facile trovare il giusto set up e il corretto bilanciamento meccanico e aerodinamico: questo è uno dei fattori-chiave per far lavorare correttamente i pneumatici. È anche importante tenersi sempre pronti a cambiare strategia, che può essere influenzata dal meteo oppure dall’ingresso della safety car”.

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