F1 | Ferrari SF70H: sospetti sulla legalità del fondo e dell’ala posteriore

I team rivali avrebbero richiesto chiarimenti alla FIA

F1 | Ferrari SF70H: sospetti sulla legalità del fondo e dell’ala posteriore

Il ritorno alla vittoria a Melbourne della Ferrari ha attirato l’attenzione dei team rivali sulle soluzioni tecniche più particolari della Ferrari SF70H. La Rossa è stata velocissima sull’asfalto ad alte temperature di Melbourne ma è stata molto competitiva anche con temperature molto più basse a Shanghai. La Ferrari sembra al momento la migliore nelle curve veloci mentre la Mercedes sembra avanti, di poco, nelle curve lente.

Toto Wolff della Mercedes è rimasto impressionato dal comportamento dinamico della Ferrari nelle curve veloci 7 e 8 di Shanghai spiegando che la SF70H sembra affrontare con facilità questo genere di curve. Dello stesso parere anche Daniel Ricciardo: “Le Ferrari spesso non arrivano neanche al limite della pista, in uscita di curva. Ciò dimostra che hanno del margine”. Inoltre la Ferrari sembra non patire particolarmente l’aria sporcata da una vettura che precede.

I primi sospetti sono nati nei test di Barcellona. La Ferrari sembrava avere una striscia di carbonio di circa 2 metri con sensori integrati nel fondo. Gli ingegneri di diversi team si sono chiesti il motivo di questa scelta. Dopo 6 giorni il fondo è stato riportato ad una soluzione conforme alle regole. Non è insolito per i team testare soluzioni non conformi alle regole con l’obiettivo di raccogliere dati e deliberare poi le soluzioni definitive ma nessun team è riuscito a comprendere lo scopo di quel condotto.

I fotografi dei team rivali si sono quindi concentrati proprio sul fondo della Rossa: secondo alcuni ingegneri alcune foto dimostrano che la superficie del fondo flette alle sue estremità creando una sorta di “U” rovesciata che va ad aumentare il carico aerodinamico. A Shanghai la scorsa settimana in alcuni slow motion di Raikkonen durante le prove i team rivali avrebbero notato una flessione a destra e sinistra del fondo. Ma l’effetto non è presente su tutta la lunghezza del fondo dal momento che solo alcune parti di esso sembrerebbero avere questa qualità.

La FIA misura la flessibilità del fondo in due punti. Si utilizzava un peso di 50 Kg in passato ma dopo il 2011 con le ali flessibili della Red Bull si è passati a 100 Kg. I due punti di misura sono la zona anteriore del fondo e i bordi prima delle ruote posteriori. La Ferrari ha superato tutte le verifiche tecniche e la FIA non ha trovato elementi illegali ma alcuni team sostengono che la flessione si verifica a circa 20 cm dalle ruote posteriori. La Ferrari SF70H ha un’altra particolarità nella zona del fondo accanto alle fiancate. Sebbene il fondo sia un pezzo unico sembra in realtà composto da tre segmenti nella vista dall’alto. La parte centrale sembra molto più alta rispetto agli altri due segmenti. Nella parte centrale ci sono sensori che misurano la temperatura delle gomme posteriori. Sul rigonfiamento della parte centrale i tecnici si sono scatenati sulle ipotesi: la Ferrari occupa quell’area con una zavorra? I segmenti del fondo sono realizzati con materiali che permettono una flessione differenziata? Ci sono vari condotti sotto i rigonfiamenti? Ma foto spia dei team rivali per il momento non avrebbero mostrato nulla di sospetto.

Ad attirare l’attenzione dei rivali anche l’ala posteriore della Ferrari SF70H che fletterebbe alle alte velocità, riducendo il carico aerodinamico e garantendo migliori velocità di punta. La Ferrari è l’unica vettura in griglia ad avere due supporti centrali dell’ala posteriore. Una scelta che apparentemente, non avrebbe senso. Ogni supporto infatti disturba il flusso d’aria. Due supporti moltiplicano l’effetto negativo. Secondo i team rivali l’unico motivo per usare due supporti è la capacità di inclinare l’ala in modo specifico.

Le accuse velate dei team hanno raggiunto ovviamente gli ispettori della FIA che però non ha preso alcun provvedimento al momento sebbene abbia il potere di modificare i metodi di misurazione in qualsiasi momento. La polemica potrebbe quindi proseguire sebbene il team di Maranello per il GP Bahrain abbia modificato il suo fondo.

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