F1 | Caso Vettel: ecco come funziona il processo della FIA

Una questione abbastanza complicata che potrebbe richiedere molto tempo tra udienza, eventuale ricorso e sconto della pena

F1 | Caso Vettel: ecco come funziona il processo della FIA

È capitato proprio di lunedì, 3 luglio 2017, il giorno decisivo in cui la FIA a Parigi di fronte a Sebastian Vettel delibererà in merito allo scontro con Hamilton nel Gran Premio di Baku. Capita nel giorno del 30esimo compleanno del tedesco, che avrebbe potuto festeggiare con una vittoria in anticipo il suo ingresso ufficiale negli “enta”, ma che invece dall’Azerbaijan ha ricevuto un regalo tutt’altro che piacevole.

Oggi la FIA si riunisce “per valutare se ulteriori azioni nei confronti di Vettel sono necessarie”. Non sono stati in realtà forniti dettagli sul processo e su chi sarà coinvolto nell’indagine, ma le fonti suggeriscono che Vettel sia stato invitato per un incontro privato con il presidente della FIA Jean Todt per discutere della questione. Qualunque cosa accada nei corridoi della sede della FIA a Parigi, una dichiarazione sull’esito del processo verrà rilasciato prima della gara di questa settimana al Red Bull Ring.

Cosa succederà? Se la FIA dirà che è necessaria un’ulteriore azione in termini sportivi, allora non sarà una questione di  semplice punizione da dare nei prossimi giorni. E se il presidente della FIA Jean Todt vorrà portare la questione al Tribunale Internazionale allora saranno accolte accuse e la giuria sarà costituita da almeno tre persone per la FIA per condurre l’udienza. Il processo non sarà rapido, quindi ogni udienza sarebbe improbabile fino al Gran Premio britannico e potrebbe anche trascinarsi fino all’estate. Così facendo al responsabile sarà concesso un periodo di almeno 15 giorni per presentare la sua risposta (difesa), e l’accusa avrà poi altri 15 giorni per rispondere se necessario. Si dovrebbe allora prevedere un periodo di almeno 15 giorni tra la risposta dell’organo giudiziario e l’udienza, anche se in teoria tutto questo potrebbe essere rapidamente monitorato se necessario. Il Tribunale Internazionale ha una mano abbastanza aperta in termini di pena se conferma la colpevolezza dell’imputato.

“Fermo restando il principio di proporzionalità, [il Tribunale] tiene conto della gravità dei fatti, del grado di colpevolezza e del passato e del carattere della persona per determinare la natura e la gravità delle sanzioni. Salvo dichiarazione contraria, i reati o le infrazioni sono punibili, siano essi commessi intenzionalmente o con negligenza”, dicono gli atti.

Una volta completata l’udienza, una decisione della corte sarà adottata con la semplice maggioranza dei membri della giuria. Se non si arriverà a una conclusione, il presidente dell’udienza darà il voto decisivo. Ma l’esito del tribunale internazionale è soggetto a ricorso, quindi se Vettel dovesse ritenere che qualsiasi sanzione data a lui sia ingiusta, può portare la questione presso la Corte d’appello internazionale: un nuovo processo potrebbe richiedere altre settimane ancora di tempo.

Fabiola Granier

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